GRANA PADANA

La Lega svolta a destra, anche in Piemonte. Ex leader di CasaPound sale sul Carroccio

Rossino, anima nera della politica torinese, prende la tessera. L'incontro con la deputata salviniana Maccanti: "Un bel pomeriggio di confronto e condivisione". Dopo la militanza nella tartaruga frecciata e l'avventura con Paragone è in arrivo una candidatura alle comunali

Da CasaPound alla Lega passando per Italexit di Gianluigi Paragone. Dopo tanto peregrinare Matteo Rossino, anima nera della politica torinese, sta per trovare pace nel partito di un altro Matteo, Salvini. “Prenderà la tessera nei prossimi giorni”, assicurano i massimi rappresentanti locali del Carroccio, e a dimostrazione di un’intesa ormai vicina ci sono anche i post sui social che lo ritraggono assieme alla deputata Elena Maccanti, numero uno del partito torinese. “Tanti progetti per una Torino diversa” scrive Rossino a corredo del selfie con Maccanti che risponde “Grazie a te per questo bel pomeriggio di confronto e condivisione”.

Matteo Rossino, classe 1985, ha fondato diversi comitati di quartiere, organizza manifestazioni contro lo spaccio, è a capo dell’associazione Torino Tricolore, si professa “libero e sovranista”. Alle elezioni amministrative del 2021 ci fu qualche abboccamento con i partiti di centrodestra, in particolare si parlò di Fratelli d’Italia, ma ogni operazione fu stoppata per evitare polemiche vista la sua militanza in CasaPound. L’anno successivo scelse Paragone ma anche questo sodalizio durò poco: ora Rossino è pronto a entrare nella Lega dove la svolta a destra imposta da Matteo Salvini è dettata anche dal tentativo di guadagnare terreno che potrebbe lasciare libero il principale alleato, Fratelli d’Italia, necessariamente molto appiattito sulle posizioni governative e più moderate. Del resto, le alleanze europee del Carroccio, prima tra tutte quella con il Rassemblement National di Marine Le Pen, delineano molto chiaramente la collocazione del partito salviniano.

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