Il rossobruno Alemanno

Dicono che… questa volta non abbia intenzione di seguirlo. Gian Luca Vignale non sarà accanto a Gianni Alemanno nella sua nuova impresa: che si tratti di un partito alla destra di Giorgia Meloni, come prospetta un osservatore particolarmente addentro alle vicende della destra italiana come Augusto Grandi, o di un think tank in grado di inserirsi nel dibattito politico nazionale, secondo l’ex consigliere regionale l’operazione è quanto mai ardita se non addirittura velleitaria.

“Siamo molto amici, ci sentiamo ogni due o tre settimane” risponde Vignale a chi gli chiede notizie del suo antico capo corrente, ma allo stesso tempo ammette di essere impegnato in tutt’altro progetto, quello della lista civica di Alberto Cirio in vista delle prossime elezioni regionali in Piemonte. Per questo non sarà a Orvieto, da dove Alemanno riallaccerà i fili di un’attività politica bruscamente interrotta dopo le vicende di Mafia Capitale che lo hanno coinvolto e dalle quali è uscito con un’assoluzione. “Verso un mondo Multipolare” è l’incontro clou della due giorni nella cittadina umbra: accanto ad Alemanno ci saranno il benecomunista Ugo Mattei, lo storico Franco Cardini, Marco Bertolini, già comandante del vertice operativo interforze e Brigata Folgore. Tutti moderati da Massimo Arlechino, presidente del comitato Fermare la Guerra, costituito proprio da Alemanno. Insomma, la solita alleanza rossobruna in nome della pace?

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