TRAVAGLI DEMOCRATICI

Giorgis strizza l'occhio a Valle,
prime crepe nella sinistra Pd

Il senatore cuperliano lancia ramoscelli d'ulivo verso il candidato in pectore del centrosinistra in Piemonte. E anche tra i sostenitori della prima ora di Schlein c'è chi è già salito a bordo (leggi Viotti e Foglietta). Resta la resistenza di Rossomando

“Noi non opporremo resistenza”. Nei colloqui con i suoi e nelle esternazioni di dirigenti ed eletti più vicini al senatore Andrea Giorgis si scorge uno spiraglio che potrebbe condurre a un’ulteriore accelerazione sulla via che porta all’incoronazione del candidato presidente del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali in Piemonte. Al netto di qualche timida manovra diversiva il nome sul campo resta uno solo: quello del vicepresidente del Consiglio Daniele Valle che a oggi gode del sostegno di Sergio Chiamparino e del resto del gruppo dem a Palazzo Lascaris, oltreché del sindaco di Torino Stefano Lo Russo (di cui ha coordinato la campagna elettorale di due anni fa) e di una buona parte del partito a livello piemontese. Certo, la sua iscrizione alla mozione (perdente) di Stefano Bonaccini alle ultime primarie non ha giovato alla causa, ma nelle ultime settimane è proprio tra i sostenitori di Elly Schlein che qualcosa si sta muovendo.

Tra quelli della prima ora – l’ex europarlamentare Daniele Viotti e l’assessora comunale di Torino Chiara Foglietta non hanno mai celato un certo apprezzamento per Valle, anzi – ma anche tra coloro che sono saliti sul carro a pochi metri dal traguardo. Uno di questi è proprio il cuperliano Giorgis che da giorni lancia una serie di messaggi distensivi. L’ultimo è arrivato proprio nella direzione che si è svolta la settimana scorsa: non è stato lui a intervenire ma Ilaria Gritti, presidente della quinta commissione nella Circoscrizione 1 di Torino, forse la persona a lui più vicina tra gli eletti, assieme al consigliere comunale Pierino Crema (con Gianna Pentenero, invece, i rapporti si sono parecchio allentati per usare un eufemismo). Ebbene proprio Gritti ha posto l’accento sulla necessità di arrivare alla scelta di un candidato entro l’autunno e soprattutto ha ammonito sui rischi di “logorare chi ha dato la sua disponibilità”. Una carezza inaspettata per Valle e una faglia che si apre nella sinistra dem di Torino.

Nella gauche piemontese Giorgis ormai sembra agire in modo autonomo sulla falsariga di quanto accadde anche due anni fa quando convinse Pentenero a non partecipare alle primarie in cambio di un accordo che poi l’ha portata in giunta, favorendo una composizione a vantaggio di Lo Russo, mentre altri pezzi della sinistra (e non solo) si ostinavano nella ricerca di alternative.

Le vicende locali s’intrecciano inesorabilmente con quanto accade a Roma dove Schlein ha appena defenestrato Gianni Cuperlo dal vertice della Fondazione del partito, sostituito da Nicola Zingaretti colui che lo aveva nominato quando era segretario. L’ultimo segretario dei Giovani comunisti non ha fatto polemiche – “è un signore lui” – ma non l’ha presa bene. E di certo è un altro elemento, seppure non decisivo, che allontana lui (e i suoi) dalla segretaria e dal suo cerchio magico.

In Piemonte c’è chi prevede un’accelerazione decisiva sulla candidatura di Valle a partire dalla fine dell’estate. Ci sono ancora sacche di resistenza, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, per esempio, non ha ancora dato il suo benestare e il comportamento ondivago di Chiara Gribaudo, vicepresidente del partito nazionale, non mettono al riparo il numero due di Palazzo Lascaris da qualche blitz dell’ultimo minuto, ma la verità è che “nessuno ha un’alternativa altrettanto forte da proporre”. Anche perché, per come si sono messe le cose, sarebbe difficile oggi per Schlein imporre un altro nome preservandolo dalle forche caudine delle primarie che il segretario regionale Mimmo Rossi continua a evocare “qualora ci fosse più di un candidato”. Una garanzia per tutti, ma soprattutto un avvertimento per chi volesse decidere di contendere la leadership a un campione delle preferenze come Valle.

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