FINANZA & POTERI

Dardanello "trombato" in Crt, una feluca per Palenzona 

Il parlamentino della fondazione pesca il terzo nome dalla terna di Unioncamere. E così l'ex ambasciatore Francese, espressione di Vercelli, prende il posto di Pichetto, scomparso due mesi fa. Un altro passo verso la "de-torinesizzazione" dell'ente

Entrato papa esce dal conclave semplice cardinale, per di più definitivamente in pensione. Contrariamente alle previsioni – e agli auspici di alcuni – non è Ferruccio Dardanello a prendere il posto di Giuseppe Pichetto, scomparso due mesi fa, nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Crt. Il nome dell’ex presidente della Camera di Commercio di Cuneo era il primo della terna che Unioncamere aveva fatto pervenire in via XX Settembre ma al momento della votazione la sua candidatura ha ottenuto solo 4 voti, mentre 13 preferenze sono andate all’ambasciatore Pier Benedetto Francese, nato a Vercelli nel 1943, della cui locale Camera di Commercio è stato dal 2015 al 2019 presidente, preferito al secondo in lizza Piero Martinotti di Alessandria.

Francese si è laureato in giurisprudenza all’Università di Torino e ha iniziato la carriera diplomatica nel 1970. Dal 1973 al 1980 è stato in servizio presso le ambasciate italiane a Londra e Giacarta. Al Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Esteri dal 1980 al 1984, successivamente è stato Segretario Generale delle esposizioni internazionali di Tsukuba (1985) e Vancouver (1986). Nominato consigliere per gli Affari internazionali del Ministero per il Beni Culturali ed Ambientali nel 1994, retto da Alberto Ronchey, e poi dal 1996 al 1998 consigliere diplomatico del vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni. Trasferito a New York nel 1998 come vice rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite, ha assunto a Berna le funzioni di ambasciatore d’Italia nella Confederazione Elvetica dal 2003 al 2007. Tra il 2007 e il 2009 è stato coordinatore dei rapporti con l'Organizzazione mondiale del commercio WTO per il Ministero degli Esteri. Dal 2009 al 2012 è stato infine capo della delegazione italiana all’Agenzia internazionale delle energie rinnovabili Irena, incarico al termine del quale ha terminato le sue attività presso il Ministero degli Esteri.

Una esclusione per certi versi clamorosa, quella della storica figura del sistema camerale e del commercio cuneese, che viene letta nel quadro del complesso puzzle di pesi politici, contrappesi territoriali ed esigenza di garantire profili di spessore nel parlamentino della fondazione su cui il neo presidente Crt Fabrizio Palenzona intende caratterizzare il proprio mandato. Il Camionista di Tortona mette a segno un altro colpo nella sua strategia di de-torinesizzazione dell’ente. E non sarà l’ultimo.

print_icon