VERSO IL 2024

Qual buon vento ti Portas? Cirio a casa dei Moderati

Blitz del governatore nel quartier generale dei centristi. Un incontro informale per parlare del futuro del Piemonte (e della candidatura di Magliano nella sua lista civica). Il fondatore stende un tappeto rosso, ma nel partito c'è chi continua a guardare a sinistra

Una visita di cortesia, a puntellare un patto che nessuno dei contraenti per ora ammette, almeno pubblicamente, e che solo l’evolversi del quadro politico potrà rendere pubblico. Alberto Cirio si è recato ieri mattina nel quartier generale dei Moderati, in via Valperga Caluso, per un appuntamento con il capogruppo Silvio Magliano e un drappello di iscritti e attivisti tra cui anche qualche altro potenziale candidato. Un incontro informale ma che conferma la progressiva marcia di avvicinamento dell’esponente ciellino al governatore nonostante faccia ancora parte – almeno formalmente – dell’opposizione a Palazzo Lascaris. L’operazione è ormai nota: Magliano dovrebbe candidarsi nella lista civica del presidente con la benedizione di Mimmo Portas, fondatore e padre padrone dei Moderati, che proprio in questi giorni è stato nominato dal sindaco dem di Torino Stefano Lo Russo a capo di Environment Park.

Situazione scomoda la sua, da gestire con abilità diplomatica e un pizzico di faccia tosta: qualità, entrambe, di cui non difetta. Il piede resta in due scarpe anche perché nel partito c’è chi di votare il centrodestra ha poca voglia e “questo non è il vecchio Pci, non basta dare l’ordine” mette le mani avanti un sodale della prima ora di Portas. Uno scenario in cui non mancano le incognite a partire dal bis di Cirio che qualcuno dà per certo, altri per molto probabile, altri ancora solo per possibile. “Incontriamo tutti, manca ancora tanto tempo alle elezioni” derubrica l’incontro di ieri Portas in un colloquio telefoni con lo Spiffero.

E invece è la conferma di una strategia preparata con ampio anticipo da Magliano, che nel centrodestra ci è nato – fece il suo ingresso in Sala Rossa nel 2011 sotto le insegne del Pdl di Berlusconi prima di essere traghettato dai Moderati nel centrosinistra – e che considera la candidatura con Cirio una sorta di ritorno a casa. Ma che ne pensano gli altri? Carlotta Salerno, coordinatrice cittadina e assessore all’Istruzione di Lo Russo a Palazzo civico, ieri non si è presentata: il suo cuore batte a sinistra e nonostante la simpatia personale per Cirio difficilmente potrebbe votare per il centrodestra mentre amministra Torino con il Pd. E tutti gli altri eletti nelle circoscrizioni o nei comuni dell’hinterland torinese che pure sono in coalizione con i dem? C’è chi dice che Portas alla fine lascerà “libertà di coscienza”, ben sapendo “che non controlla i suoi”, c’è anche chi parla di iscritti pronti a scendere in campo col centrosinistra. Per evitare problemi lui non presenterà il simbolo, un segnale che molti interpreteranno come un libera tutti.

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