CASTA DIVA

Fassino: "Sono stato un ingenuo".
No, ha solo pensato di farci fessi

Scaricato dalla Schlein, sbeffeggiato sui social, l'ex sindaco di Torino torna sul caso della busta paga dei parlamentari: "Ho pensato che si potesse ragionare". Vero, soprattutto se si raccontano mezze balle. E poi che tempismo, proprio mentre si taglia il reddito di cittadinanza

Uno scivolone, un’ingenuità piuttosto grave per un politico di lungo corso qual è. Fatto sta che a ventiquattr’ore dall’intervento pronunciato alla Camera per contestare la vulgata degli “stipendi d’oro” dei parlamentari, Piero Fassino cerca di mettere una pezza. E così mentre sui social impazzano gli sfottò, ai microfoni del Tg1 rivendica l’iniziativa, pur ammettendo che, a mente fredda, forse non lo rifarebbe.

“Ho fatto un’operazione di verità. Ho detto ai miei colleghi che quello che percepiamo è lontano dalle cifre spropositate che spesso vengono comunicate”, spiega l’ultimo segretario dei Ds ed ex sindaco di Torino. Anche se è stato poi costretto ad ammettere che l’indennità degli eletti lievita vertiginosamente grazie a rimborsi per le spese e diaria (oltre 7mila euro). Insomma, ai 4.718 euro al mese vanno sommate tutta una serie di altre voci che portano l’emolumento complessivo a circa 11mila euro, come scritto ieri dallo Spiffero.

I social non perdonano e in poche ore il “povero” Fassino è stato letteralmente bersagliato. “Al bar un uomo alto e magro beve un caffè con l’imbarazzo di chi sa che non può permetterselo. Ho provato pena pensando a come tanta gente ormai non arrivi più fine a mese, e gliel’ho pagato. Lui mi ha ringraziato tra le lacrime. Poi si è diretto verso Montecitorio”, scrive su Twitter, Il Grande Flagello. “Sono aperte diverse sottoscrizioni a favore di questo ipocrita. Per tutti coloro che non hanno ancora presentato il modello 730, se non avete già deciso in favore di chi evolvere il 5x1000, fateci un pensierino”, aggiunge Matteo380. “Forse sarebbe il caso di aprire un crowdfunding a favore di Fassino, non è tollerabile una tale indigenza” concorda DarkWhite.

Certo che, al netto della busta paga resta il problema politico. Anzitutto del tempismo perfetto del suo intervento pronunciato nel giorno in cui il suo partito, il Pd, e gran parte delle opposizioni si stracciano le vesti per il taglio del reddito di cittadinanza. Si aspettava, Fassino, la presa di distanza della segretaria Elly Schlein? “Avevo già detto che parlavo a titolo personale”, puntualizza. “Sono stato ingenuo. Ho pensato che si potesse ragionare. Invece in questo Paese ormai è diventato difficile ragionare”. Sarà, soprattutto quando si ciurla nel manico fornendo una versione almeno parziale della verità. Questa volta la vecchia “doppiezza” togliattiana è stata un boomerang.