GRANA PADANA

"Piantedosi si deve dimettere",
poi il post del leghista sparisce

Il dietrofront dell'ex senatore Montani sui social: prima chiede l'allontanamento del ministro e poi rimuove tutto. Qualcuno deve avergli fatto notare che a volerlo al Viminale è stato Salvini e forse gli hanno ricordato di essere a libro paga del partito

Una voce dal sen fuggita o l’espressione di un sentimento diffuso tra militanti e gruppi dirigenti? Sia come sia, non è passato inosservato il post con cui il più volte patlamentare e oggi segretario della Lega del Vco Enrico Montani non solo ha attaccato il ministro dell’Interno, ma ne ha addirittura auspicato un passo indietro. “Per me Piantedosi si deve dimettere!!!” ha scritto su Facebook Montani, in un post che dopo pochi minuti è stato cancellato. Forse si è accorto di aver esagerato o forse ha ricevuto una lavata di capo con tanto di avvertimento su possibili conseguenze, dal momento che i suoi legami con la Lega non sono solo politici ma anche lavorativi, avendo un paio di contratti da collaboratore alla Camera e al Consiglio regionale del Piemonte. Non sfugge, infatti, che Matteo Piantedosi è non solo l’ex capo di gabinetto di Matteo Salvini quando il Capitano stava al Viminale, ma è esattamente colui che il leader della Lega ha indicato a Giorgia Meloni per quel ruolo quando è stato formato il Governo.

Montani, sarà pure persona naïf, piuttosto portata a svarioni e gaffe, ma è indubbio che nella base di Lega e Fratelli d’Italia stia montando la delusione per la gestione degli sbarchi di un centrodestra che in campagna elettorale prometteva nientemeno che il blocco navale. E invece i migranti non sono mai stati così tanti e il primo responsabile è evidentemente Piantedosi. Dall’inizio di quest’anno, più di 100mila persone sono arrivate in Italia, la cifra più alta mai registrata dal 2017. Una media di 420 al giorno, il 135 percento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dati che stanno mandando in fibrillazione gli amministratori locali della Lega, in questo in compagnia dei sindaci del Pd. 

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