COMPAGNI SMEMORATI

Sedotto e scaricato dalla sinistra, eppure allo Spazio 211 era di casa

La storico club, che ha chiuso dopo l'ennesimo furto, nel 2021 ospitò un evento elettorale della lista dell'assessore comunale Tresso. Col suo sponsor Max Casacci e lo slogan: "Destra attacks". Ora tocca a loro finire nel mirino. E replicano pure stizziti

Lo slogan del concerto elettorale della lista Torino Domani era “Destra attacks”, poi com’è noto la destra ha perso ma allo Spazio 211 non è andata poi tanto bene. È il 17 settembre 2021, poche settimane prima del voto che eleggerà a sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Sulla pagina Facebook della lista civica di Francesco Tresso, oggi assessore al Verde della giunta di centrosinistra, appare un video dove una navicella spaziale con sopra Paolo Damilano viene distrutta da una chitarra galattica che spunta dalla Mole. Un video ironico, per carità, una parodia della parodia, visto che “Destra attacks” è un chiaro riferimento a Mars attack, film che prende in giro i cliché di cui sono zeppi i lungometraggi sulle invasioni aliene.

Il video faceva da trailer all’evento elettorale “Torino calling” che si è svolto il 20 settembre proprio allo Spazio 211. Dal sottotitolo esplicativo: Idee, suoni, parole, per dire “no alle destre e alla Città che non vogliamo”. Tra gli ospiti il rapper Ensi, Eugenio Cesaro degli Eugenio in via di Gioia (particolarmente apprezzati da Lo Russo, che va a vedersi i loro concerti mentre loro sono ospiti abituali degli eventi del Comune). E ovviamente Max Casacci, chitarrista dei Subsonica eletto in Circoscrizione 7, ruolo poi lasciato per incompatibilità con un suo contratto in Rai. Non solo musica, c’era anche una parte talk con la partecipazione di Tiziana Ciampolini, oggi seduta sullo scranno in Sala Rossa, e l’ex sardina Jasmine Cristallo, entrata in direzione nazionale Pd con Elly Schlein.

Un evento che all’epoca avrà creato anche un po’ di imbarazzo ai gestori, visto che sulla pagina social dello Spazio 211 veniva presentato con una locandina che ne celava la connotazione politica, a cui si faceva solo un accenno implicito: “Chi vuole intendere, intenda. Vi aspettiamo”.

In attesa che Tresso e compagni si ricordino degli amici, la prima sponda politica alla sala concerti chiusa per i troppi furti arriva dal centrodestra. Col leghista Fabrizio Ricca, consigliere in Sala Rossa ma soprattutto assessore alla Sicurezza in Regione, che chiede di aprire un tavolo “per studiare una soluzione che permetta a chi porta cultura nei quartieri di non dover arretrare davanti alla prepotenza della criminalità”. E parla di una chiusura (forse ancora scongiurabile) che “segnerebbe una sconfitta gravissima per la città e per un quartiere che ha bisogno di sicurezza e riscatto”. Forza Italia parla di “colpo da Ko per il sindaco” al punto da costringere a salire sul ring la capogruppo Pd in Sala Rossa Nadia Conticelli e il segretario metropolitano Marcello Mazzù che chiedono alla destra locale di non strumentalizzare la chiusura per fini politici e a quella di Governo più agenti. I dem tirano in ballo le Circoscrizioni 5 e 6 della città (dove si trova lo Spazio 211), in mano al centrodestra: “Perché non è stato istituito un tavolo territoriale che segua i vari passaggi e li connetta tra di loro, come è stato fatto in passato per situazioni analoghe?”.

E l’Amministrazione? Al di là della preoccupazione espressa dall’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero, la sua collega alla Cultura Rosanna Purchia assicura: “Il Comune la sua parte la sta già facendo”. E non si risparmia una frecciatina ai gestori: “Ho appreso dai giornali della chiusura di Spazio 211, né io né Fondazione per la Cultura abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali dall’associazione, come sarebbe giusto avvenisse, considerato che proprio i punti verdi sono sovvenzionati con risorse della Città”. Uno sgarbo istituzionale che deve averla parecchio infastidita, visto che liquida il caso con malcelata stizza: “Dobbiamo ricevere i dati ufficiali sui danni subiti, che sembrerebbero non essere così catastrofici”.