La Sanità (privata) all'Unità

Dicono che... mancherà solo lei, Elly, a torturare la chitarra con le note di Come si cambia per non morire. Già, perché alla Festa dell’Unità di Tortona il triplo salto carpiato con avvitamento (e supercazzola) a destra il Pd lo ha già fatto proprio nelle acque dove la segretaria ha deciso di combattere una delle battaglie più identitarie del nuovo corso, il mare magnum della sanità. Basta accennare la parola privato, anche solo parlando del raffreddore, che scatta in automatico il fuoco d’artiglieria dem. La Lombardia è, ormai, nella visione piddina il regno dei belzebù della medicina accreditata e, di conserva, la parola d’ordine è trasformare il Ticino in un Piave contro il privato invasore. Ecco perché sorprende, non poco, vedere che il primo nome dei partecipanti alla tavola rotonda di domenica su “Tortona una città per la salute”, evento della Festa, sia proprio quello di Giancarlo Perla, alto dirigente del Gruppo Policlinico di Monza, ma soprattutto presidente regionale di Aiop, l’associazione della sanità privata. A confrontarsi sul tema, tra gli altri, il deputato Federico Fornaro e il consigliere regionale Domenico Ravetti. Come si cambia…

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