TRAVAGLI DEMOCRATICI

Gribaudo (forse) si candida

La deputata dichiara di essere "disponibile" ad affrontare Cirio (ma non si pronuncia su eventuali primarie). O magari a correre alle europee. I maggiorenti piemontesi della mozione Schlein scettici: "Non ne sappiamo nulla". E pure sul suo legame con la segretaria...

Chiara di nome, ma non di fatto. Si candida Chiara Gribaudo ma non è dato a sapere se alle Regionali o alle elezioni Europee. O meglio, vorrebbe candidarsi, perché nelle ricostruzioni apparse dopo le sue ultime dichiarazioni lei in realtà è “a disposizione” del Pd, locuzione un po’ ipocrita che nasconde una malcelata intenzione di concorrere a qualche carica ma solo, ça va sans dire, “se mi verrà chiesto”.

“A noi non ha detto niente” è la frase che ci si sente dire da chi pure con Gribaudo ha militato nella mozione di Elly Schlein e quindi dovrebbe sostenerla in questa nuova impresa. Ma quale? “Sono pronta a sfidare Alberto Cirio” sono state le sue parole, ma per farlo è pronta anche a partecipare alle primarie dal momento che un candidato c’è, si chiama Daniele Valle, è il vicepresidente del Consiglio regionale e lei stessa lo definisce “una risorsa preziosa”? Non è chiaro.  

“Le sarà scappata un po’ la frizione” scherza uno dei più alti in grado tra i sostenitori della Schlein. Tra le persone interpellate dallo Spiffero nessuno, a questa mattina, l’aveva ancora sentita e non è stata programmata una riunione dei maggiorenti dell’area che fa riferimento alla segretaria per discuterne. “Prima di candidarsi buona norma è fare un giro d’orizzonte tra chi dovrebbe sostenerti, non mi pare che lei lo abbia fatto pertanto direi che questa sortita vada letta per quella che è: una disponibilità, appunto”.

Chi parla lo fa dietro promessa di anonimato, giacché “basta un niente per far scattare spiacevoli incomprensioni”. Leggere in filigrana le parole di Gribaudo è l’esercizio nel quale si sono adoperati in tanti e le interpretazioni divergono. Che punti a una forzatura del Nazareno sul suo nome come avvenuto in Lombardia quando il partito nazionale ha imposto l’allora eurodeputato Pierfrancesco Majorino, mortificando la richiesta di una conta interna avanzata dall’assessore comunale di Milano Pierfrancesco Maran? In quel caso, però, registrano i più attenti, Maran si ritirò, evidentemente a fronte di un accordo politico. Lo stesso bisognerebbe fare con Valle, il quale sono quattro anni e mezzo che studia da governatore e ha già fatto sapere di essere pronto ad affrontare chiunque voglia contarsi alle primarie. Lo stesso segretario regionale, Mimmo Rossi, ha indicato la consultazione interna come metodo per individuare il candidato migliore.

Anche il collegamento diretto, nelle dinamiche interne al Nazareno, tra Schlein e Gribaudo è messo in dubbio da quanto sta accadendo. Già all’indomani delle primarie, la segretaria non offrì ruoli di primo piano a colei che fino a poco tempo fa è stata sua coinquilina a Roma: l’incarico di vicesegretaria del partito è apparsa fin da subito una patacca più che una medaglia: i ruoli di capogruppo in Parlamento o quelli operativi all’interno della segreteria erano ben più ambiti. Più di un osservatore, dopo la sua elezione, mise la deputata di Borgo San Dalmazzo ai margini dell’entourage di Schlein. E se la “disponibilità” per le Regionali arrivasse dopo settimane in cui ha atteso invano il sostegno del partito nazionale per le Europee allora sarebbe la dimostrazione della distanza che c’è tra lei e Schlein. Riguardo alla sua maggiore capacità di allargare la coalizione al M5s c’è chi se la cava con una battuta, anche in questo caso un po’ ingenerosa: “Ma se non è riuscita neanche a trovare una data per fare il dibattito con Chiara Appendino alla Festa dell’Unità”.

Ottobre sarà il mese della verità, quello in cui chi ha benzina per correre si presenterà ai nastri di partenza. Prima di Natale si celebreranno eventuali primarie. Gribaudo si candida?

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