FIANCO DESTR

Da Arona a Vercelli, guerriglia Lega Centrodestra a pezzi in Piemonte

Alla vigilia delle regionali il clima interno alla coalizione è tempestoso. Gusmeroli Bonaparte fa dimettere i suoi consiglieri per tornare alla guida del municipio rivierasco. Si profila uno scontro con Fratelli d'Italia anche nella città del riso

Con le dimissioni di dieci consiglieri comunali, decade il sindaco di Arona Federico Monti. Ad annunciarlo è proprio lui con un video sui social, in cui elenca i nomi dei dimissionari e quindi di coloro che a suo giudizio ora “si devono prendere delle responsabilità”. La responsabilità di aver fatto cadere un’amministrazione che aveva ancora un anno di mandato; un epilogo preannunciato nei giorni scorsi dallo Spiffero e che s’innesta all’interno di una più ampia battaglia che si sta consumando su tutto il territorio novarese tra Fratelli d’Italia e Lega, che si estende anche nel resto del quadrante nord del Piemonte.

È lo stesso Monti a fare l’elenco dei dimissionari: Ferruccio Cairo, Valeria Casazza, Monica D’Alessandro, Piero D’Ippolito, Antonio Furfaro, Marina Grassano, Valentina Temporelli, Monia Mazza, Nicola Zonca e naturalmente Alberto Gusmeroli, colui che è considerato il regista di questa operazione. “La città aveva bisogno di tutt’altro” dice Monti, “ma evidentemente il fatto di avere la schiena dritta e di non essere supini ai voleri dell’ex vicesindaco ha prodotto questo”. Il riferimento, neanche a dirlo, è proprio a Gusmeroli, parlamentare della Lega ed ex primo cittadino di Arona che, nei giorni scorsi aveva annunciato la sua intenzione di ricandidarsi a sindaco. Monti, per tutta risposta, aveva fatto sapere di non voler rinunciare al suo secondo mandato ottenendo il sostegno di Fratelli d’Italia che non si è fatta pregare di fronte all’opportunità di insinuarsi nelle faglie all’interno dei tanto ingombranti alleati.

Tra gli effetti collaterali di questa decisione, per la Lega, c’è anche la perdita di un consigliere provinciale. Mazza, infatti, dimettendosi dal Comune di Arona decade anche dal suo scranno a Palazzo Natta consentendo di subentrare a Lido Beltrame, sindaco di Recetto, con in tasca la tessera di Fratelli d’Italia.

Per Gusmeroli, uno che si ritiene parecchio, Arona è caput mundi: un bonapartismo lumbard (Gusmeroli è legato a Giancarlo Giorgetti da tante cose, non ultimi i comuni natali varesotti) i cui limiti spesso sfuggono alla vista anche dei più avvezzi agli spericolati voli pindarici di cui dalle origini ad oggi la Lega non ha fatto risparmio. E pensare che la scelta di Monti, quale suo successore, aveva prodotto a suo tempo la spaccatura del centrodestra con Fratelli d’Italia e Forza Italia a correre con un loro candidato, l’avvocato Luca Brianti.

Ma Arona è solo uno dei Comuni in cui si sta consumando la guerra fratricida. A Gozzano, poco distante, Forza Italia e Lega hanno appena annunciato la candidatura di Carla Biscuola senza l’appoggio di Fratelli d’Italia e pure a Oleggio le fibrillazioni sono continue. Tutto nasce dalla rottura tra il senatore Gaetano Nastri, numero uno di FdI a Novara, e il capo della Lega Massimo Giordano. Un braccio di ferro che rischia di estendersi anche oltre il distretto di San Gaudenzio e in particolare a Vercelli dove la Lega potrebbe mollare il sindaco uscente Andrea Corsaro per sostenere le velleità di Roberto Scheda, noto avvocato ma soprattutto figura storica dei berlusconiani locali da cui si è allontanato nel 2019 dando vita a una serie di liste civiche.

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