POLITICA & SANITÀ

Ministro "ombra" della Sanità, meloniano doc capo di gabinetto

Le rumorose dimissioni di Morace Pinelli il giorno della manovra. Prima di lui aveva lasciato il suo vice. Ora al vertice burocratico (ma anche politico) del dicastero c'è Mattei, medico ed ex sindaco di Albano Laziale, fedelissimo della premier

Ha fatto rumore la scelta di annunciare le proprie dimissioni appena dopo il varo della manovra che assegna 3 miliardi in più alla sanità. Ma l’abbandono da parte di Arnaldo Morace Pinelli del ruolo di capo di gabinetto del ministro della Salute Orazio Schillaci non ha colto di sorpresa gli ambienti del dicastero dove da qualche tempo circolava la voce di un clima sempre più freddo tra l’avvocato, ordinario di Diritto Privato all’Università di Tor Vergata chiamato a quel compito apicale dal suo ex rettore nel frattempo divenuto ministro. Ancora rumors raccontano di una importante prospettiva per Morace Pinelli, associato della sede romana di Leading Low, in un grande gruppo con proiezione internazionale.

Sull’ormai ex capo di gabinetto infiammò, qualche mese addietro, anche una polemica legata al suo stipendio di 204mila euro, superiore di 50 rispetto a quello del ministro. Le sue dimissioni seguono di pochi giorni quelle del suo vice, Roberto Proietti e, anche per questo lasciano spazio a non del tutto immotivate supposizioni circa una rivoluzione in atto nei gangli del ministero. Di certo non stupisce gli addetti ai lavori e chi da tempo pesa il reale potere all’interno del dicastero, l’immediata nomina del successore di Morace Pinelli attraverso la promozione dell’attuale capo della segreteria tecnica Marco Mattei.

Sessant’anni il prossimo 29 ottobre, laurea con lode in medicina così come con lode la specializzazione in ginecologia, un curriculum fitto di incarichi professionali, ma anche di cariche istituzionali, Mattei esordisce in politica nel 1998 con l’elezione a consigliere comunale di Albano Laziale nelle fila di Forza Italia e dello stesso comune diventerà sindaco due anni dopo, riconfermato il quinquennio successivo. Attorno a lui, quando Giorgia Meloni dà vita al suo partito, si forma un gruppo di amministratori locali sostegno a Fratelli d’Italia nella zona dei Castelli Romani. Molto vicino al ministro-cognato Francesco Lollobrigida e al senatore laziale Marco Silvestroni, fin da suo ingresso al ministero nel ruolo chiave di seguire i dossier più importanti, il fedelissimo meloniano è stato percepito nel mondo sanitario come uomo di grandi capacità e conoscenza della materia e non meno uomo di potere. Non di rado è capitato di ascoltare la sintesi di tutto questo in chi spiegava che “è lui il vero ministro”. La stessa rapidità con cui è stato promosso sembra confermarlo. Nel frattempo circola già il nome di chi, con molta probabilità, subentrerà a Mattei a capo della segreteria tecnica. È quello di Maria Rosa Campitiello, medico di Salerno da pochi mesi in comando al ministero della Salute. In un altro dicastero, quello degli Esteri, c’è il suo compagno, il sottosegretario di Fratelli d'Italia Edmondo Cirielli

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