ECONOMIA DOMESTICA

Da Profumo a Cirio, tutti a battere Cassa (depositi e prestiti)

Tra qualche mese non sarà più alla guida della Compagnia di San Paolo e l'ex rettore di PoliTo ha già messo nel mirino la presidenza di Cdp. Ma contemporaneamente ha puntato pure banca Intesa. Il governatore: "Onorato i debiti, siamo buoni pagatori"

Non è un mistero che il suo sogno sia quello di accomodarsi sulla poltrona di numero uno. Per il momento, in attesa di capire le reali possibilità di realizzarlo, liscia gli attuali vertici. “Cdp è il vero agente di sviluppo del Paese, e come tale ha un’interazione continua con tutte le realtà sia pubbliche che sempre di più private. Certamente in questi anni è molto cresciuta, il piano industriale ha una prospettiva lunga, e quindi mi auguro che anche in futuro ci siano gli stessi indirizzi”. Parole e musica di Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo e dell’Acri, l’associazione che raggruppa le fondazioni di origine bancaria, a margine della tappa torinese del roadshow di Cassa Depositi e Prestiti. Il ruolo dell’istituzione finanziaria statale, “è un elemento fondamentale per un Paese che ha un po’ di difficoltà e come tale ha bisogno di riferimenti stabili, che abbiamo prospettiva e quindi visione, e nello stesso tempo metodo di lavoro. Direi che Cdp ha dimostrato negli ultimi anni tutti questi requisiti”. A chi gli chiedeva eventuali commenti su una sua candidatura alla presidenza di Cdp l'anno prossimo, Profumo ha risposto sorridendo: “Io faccio il presidente della Compagnia di San Paolo”. Certo ancora per qualche mese e poi chissà, molto dipenderà dagli equilibri politici (le fondazioni designano il presidente, il Governo l’ad), e in ballo c’è pure la presidenza di Intesa Sanpaolo, dove all’ex rettore del Politecnico non spiacerebbe affatto succedere a Gian Maria Gros-Pietro.

Cinque miliardi di euro a favore di oltre 9.300 imprese e 330 enti pubblici del Piemonte, di cui 1,3 miliardi per progetti infrastrutturali di rilevanza strategica, operazioni di rinegoziazione dei mutui per oltre 1,3 miliardi in favore di 366 enti locali e attività di advisory sui fondi del Pnrr per progetti dedicati allo sviluppo del territorio. Sono alcuni dei dati dell’impatto generato da Cassa Depositi e Prestiti in Piemonte negli ultimi tre anni, presentati oggi a Torino alla Cavallerizza Reale. Quello di Cdp per il Piemonte “è un impegno – spiega l’ad Dario Scannapieco – che va dalla ricerca, ad esempio abbiamo degli incubatori di impresa tramite il sistema del Venture Capital, quindi dalle startup alle imprese medie e grandi, alla rigenerazione urbana e il social housing”. In riferimento a quest’ultimo, il gruppo è attualmente impegnato in 25 interventi che prevedono la realizzazione di 1.440 alloggi sociali e oltre 1.800 posti letto in residenze universitarie e temporanee. L’investimento complessivo ammonta a circa 270 milioni di euro. “Inoltre, assistiamo attraverso rapporti di consulenza la Regione e la città anche per le misure del Pnrr”, aggiunge Scannapieco.

“Noi siamo debitori verso Cdp di 2,5 miliardi di euro – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Abbiamo ereditato questo debito strutturale molto forte che poggia le sue radici nel passato, non c’è bisogno di farsi venire il torcicollo per vedere chi l’ha fatto. Ma noi siamo buoni pagatori”. Per il governatore “dal 2019 ad oggi siamo già rientrati come esposizione debitoria per 2 miliardi e 100 milioni e penso che questa sia una buona cosa. Nonostante il Covid, le guerre, il caro energetico siamo riusciti in questi quattro anni ad onorare sempre i nostri impegni nei confronti del sistema bancario e anche nei confronti di Cdp”. Un comportamento virtuoso che permette di guardare con maggiore serenità al futuro “Non solo debiti non ne abbiamo più fatti ma abbiamo pagato quelli ereditati. Pensate che regioni come la Lombardia ne hanno zero – ha proseguito Cirio -. Se noi avessimo la situazione di regioni come la Lombardia potremmo avere ogni anno 500 milioni di euro di risorse nostre da investire con l’università, le aziende e tante altre realtà e invece per il momento non possiamo ancora farlo. Questa buona nomea di pagatori ci ha permesso di instaurare con Cdp una collaborazione molto stretta, abbiamo definito a luglio con un protocollo firmato la collaborazione per l’edilizia sanitaria, noi abbiamo 8 ospedali in progettazione. Abbiamo definito con Cdp un anticipo di risorse per le progettazioni a tasso zero perché il tasso d’interesse lo paga lo Stato. Questo anticipo richiesta da Inail lo abbiamo coperto grazie a Cdp. C’è anche un aspetto di consulenza per capire quale strumento finanziario sia più adeguato a gestire le risorse al meglio nell’interesse pubblico e anche in questo Cdp è fondamentale”, ha concluso Cirio.

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