CINQUE CERCHI

Giunta Lo Russo come Appendino. Maggioranza divisa sulle Olimpiadi

Mentre il sindaco di Torino si danna l'anima (con Cirio) per portare bob e slittino a Cesana, Sinistra ecologista si dissocia e non vota l'ordine del giorno presentato dai Moderati. "Piuttosto si occupi dei cambiamenti climatici". E domani arriva Tajani

Cambiano gli attori, non il copione. Com’è capitato cinque anni fa a Chiara Appendino, anche Stefano Lo Russo deve fare i conti con un pezzo della sua maggioranza che si dichiara contrario alle Olimpiadi. E lo afferma in aula proprio nei giorni in cui il sindaco, assieme al governatore Alberto Cirio, sta producendo il massimo sforzo diplomatico per riportare i Giochi invernali in Piemonte.

Una frattura emersa durante il Consiglio comunale, in cui Sinistra ecologista ha deciso di non partecipare al voto sull’ordine del giorno di Simone Fissolo (Moderati) che chiedeva alla giunta “di lavorare in sinergia” con la Regione “per riqualificare la pista di bob di Cesana Torinese per non perdere l’occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2026”. La capogruppo della lista rosso-verde Alice Ravinale ha espresso i suoi dubbi sull’operazione sostenendo che una “occasione persa per la nostra regione non è aver perso le Olimpiadi, ma aver perso anni senza far nulla per il contrasto alla crisi climatica”. E ancora: “Investire 35 milioni per utilizzare la pista 15 giorni è un inammissibile spreco”. Non bastano neanche le spiegazioni tecniche del leghista Fabrizio Ricca – che è anche assessore allo Sport in Regione – a far cambiare idea a Ravinale. Hai voglia a dire che questa volta la struttura sarà raffreddata attraverso “un impianto fotovoltaico e non con l’ammoniaca”, lei e la collega Sara Diena decidono di non partecipare al voto.

L’ordine del giorno passa con 27 voti favorevoli tra cui quasi tutta l’opposizione. Votano contro i tre del Movimento 5 stelle, confermando la loro posizione “anti-Olimpiadi”, la stessa che costrinse Chiara Appendino a rompere il fronte con Milano e Cortina, seguendo la strada (senza uscita) del “O tutto o niente”. Intanto, però, c’è chi continua a lavorare per riportare i Cinque Cerchi in Piemonte. Domani il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo saranno proprio a Cesana per un ulteriore sopralluogo, accompagnati da Cirio e Lo Russo.

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