SALA ROSSA

Il Centrodestra è "bruttissimo",
Lega e FdI snobbano Damilano

L'ex candidato sindaco e la sua lista Torino Bellissima esclusi dalla conferenza stampa dell'opposizione sui primi due anni di amministrazione Lo Russo. Un messaggio chiaro a chi immagina una sua candidatura alle europee o a un impegno al fianco di Cirio

Più che per le accuse al sindaco Stefano Lo Russo e alla sua giunta, la conferenza stampa del centrodestra convocata per tracciare un bilancio dei due anni di mandato del centrosinistra a Torino si è caratterizzata per l’assenza dei consiglieri della lista dell’ex candidato sindaco Paolo Damilano. Torino Bellissima, dunque, resta fuori dal centrodestra: un messaggio chiaro che i rappresentanti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia mandano ai vertici regionali e nazionali, in particolare dopo le voci di una possibile candidatura di Damilano alle europee (sotto le insegne di FI) e pure di un coinvolgimento dell’imprenditore acqua&vino nella lista civica di Alberto Cirio per le regionali. Tra i presenti, invece, c’era Pino Iannò, eletto in Sala Rossa con Damilano e ora capogruppo di Torino Libero Pensiero, espressione torinese di Noi Moderati, brand elettorale che fa capo all’ex ministro Maurizio Lupi.

“Abbiamo voluto fare una conferenza stampa coi partiti storici e veri del centrodestra a livello nazionale – spiega il vice capogruppo di FI, Domenico Garcea –. Allarghiamo volentieri alle liste civiche ma quando si è in Consiglio bisogna essere allineati” aggiunge, lanciando poi la sfida al centrosinistra per le prossime tornate elettorali e assicurando che “il centrodestra è pronto e compatto a vincere la Regione e la Città di Torino”. Più diretto il capogruppo della Lega, Fabrizio Ricca. “Torino Bellissima – dice – è uscita dal centrodestra un anno fa. Se vogliono tornare li accogliamo a braccia aperte, se smettono di votare provvedimenti della maggioranza”. Per il capogruppo FdI Giovanni Crosetto “il centrodestra dovrebbe aprire e non chiudere, ma le cose si fanno in due. Non c’è un’esclusione di Torino Bellissima”, aggiunge, spiegando che “questa conferenza stampa va nella direzione di iniziare a pensare alle prossime elezioni. Il loro apporto sarebbe positivo, ma ci devono dire loro se vogliono prendere l’impegno a stare in una coalizione che ha una identità e una linea politica chiara”.

Alla fine di maggio del 2022 Damilano annunciò l’uscita di Torino Bellissima dal centrodestra e la sua intenzione di proseguire “autonomamente”. La sua lista, disse, “non è interessata a derive populiste improvvisate, comprese quelle che affliggono parte di questo centrodestra”. Parole che sollevarono un piccolo caso e dopo le quali una parte degli eletti legati all’imprenditore lo abbandonarono, preoccupati di una lunga traversata del deserto. Poi i tentativi di ricucire, il ruolo di mediatore di Cirio. Ma le ruggini, soprattutto in Sala Rossa, rimangono.

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