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Sale la febbre da Atp Finals, l'Italia scommette su Sinner

Domenica il via a Torino dell'attesa sfida tra gli otto tennisti più forti del mondo. L'atleta altoatesino proverà a sfilare il titolo al campione in carica e grande favorito Djokovic. Da tenere d'occhio Alcaraz e Medvedev. Sorprese possibili dall'outsider Rublev

Conto alla rovescia per le Atp Finals. Dal 12 al 19 novembre al Pala Alpitour di Torino si sfideranno gli otto tennisti più forti del pianeta. Il campione in carica e grande favorito è mister 24 Slam Novak Djokovic, alla caccia del settimo titolo alla Finals. Per “Djoker”, vincitore in sei occasioni come Roger Federer, sarebbe l’ennesimo record. Il 36enne serbo non perde una partita dalla finale di Wimbledon, quando si arrese per 6-4 al 5° set allo spagnolo Carlos Alcaraz. Dopo l’amaro ko londinese solo trionfi: allo Us Open e nei “1000” di Cincinnati e Parigi-Bercy.

L’Italia vuole sognare con Jannik Sinner che si presenta da principale antagonista di Djokovic, visto il grande momento di forma confermato dai titoli conquistati nell’ultimo mese agli Atp 500 di Pechino e Vienna. Il 22enne altoatesino è il più giovane azzurro della storia a qualificarsi per il “Masters” e il quarto in assoluto dopo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Matteo Berrettini. Due anni fa Sinner entrò come riserva proprio per l’infortunio del finalista di Wimbledon 2021, vincendo anche un match contro il polacco Hubert Hurzacz. Questa volta un successo non gli potrà bastare: l’obiettivo è arrivare almeno in semifinale, come lo status di numero 4 al mondo impone. Sinner è stato il primo dei singolaristi ad allenarsi al Circolo della Stampa Sporting di Torino, l’impianto scelto per la preparazione al torneo. “Il pubblico è dalla mia parte e naturalmente cercherò di fare del mio meglio per rendere tutti i tifosi più felici possibile e cercare di vincere il maggior numero di partite” ha detto in attesa di vedere l’esito del sorteggio in programma nella giornata di giovedì 9 novembre. “Devo anche godermi il momento, sarà bello per me. Spero che sarà un buon torneo”.

Altri due “contender” a Torino saranno il già citato Alcaraz, numero 2 del mondo, che sembra in calando di forma ma non può essere escluso dal pronostico visto la sua enorme classe. Sono 6 i titoli conquistati in questa stagione dal ventenne di Murcia: Buenos Aires, Indian Wells, Barcellona, Madrid, Queen's e appunto Wimbledon. Alcaraz è alla prima partecipazione alle Finals, dopo che lo scorso anno non riuscì ad essere della partita per un infortunio ai muscoli addominali patito a Parigi-Bercy. Attenzione anche al 27ennne russo Daniil Medvedev, numero 3 del ranking Atp e trionfatore nel 2020 alle Finals. Il vincitore dello Us Open 2021 vorrà anche vendicare i due ko contro Sinner nelle finali di Pechino e Vienna. Quest’anno Medvedev si è portato a casa 5 tornei con le perle dei “1000” di Miami e Roma.

Arriva sotto la Mole da numero 5 del mondo il 26enne russo Andrey Rublev, semifinalista lo scorso anno e che viene dalla miglior stagione della carriera che lo ha visto centrare il primo titolo “1000” a Montecarlo, oltre al successo nel “250” di Bastad, tutti e due su terra. Rublev reciterà il ruolo di outsider, pronto ad approfittare di un passo falso dei big. Da non sottovalutare il vincitore del “Masters” 2019, il greco Stefanos Tsitsipas, numero 6 del mondo, reduce da una stagione di alti e bassi. Momenti migliori la finale all’Australian Open, persa con Djokovic e la vittoria nel 250 messicano di Los Cabos. Dopo Djokovic, Alexander Zverev, numero 7 Atp, è l'unico giocatore ad aver vinto più di una volta il Masters tra i giocatori in attività, avendolo conquistato nel 2018 e nel 2022. Il 26enne tedesco è reduce da una stagione di recupero dopo il grave infortunio alla caviglia dello scorso anno. Due le sue vittorie sulla terra di Amburgo (Atp 500) e sul veloce di Chengdu (Atp 250). Infine, il numero 8 Holger Rune, alla prima partecipazione a vent’anni, è in netta ripresa dopo mesi difficili a causa di alcuni problemi fisici. Un solo titolo per lui sulla terra di Monaco di Baviera ma due prestigiose finali “1000” a Montecarlo e Roma.

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