WELFARE

La destra "investe" nel sociale, più fondi ai non autosufficienti

L'assessore di Fratelli d'Italia stanzia 100 milioni della Regione Piemonte. Quasi il doppio rispetto agli anni del centrosinistra. "Dimostriamo la nostra vicinanza ai più fragili". Nell'ultima variazione di bilancio ne arrivano altri 11 milioni

Sfiorano i 100 milioni le risorse che la Regione Piemonte metterà a disposizione per i non autosufficienti nell’anno in corso con un incremento di ulteriori 11 milioni nell’ultima variazione di bilancio. È la cifra più alta che sia stata stanziata fino a questo momento, grazie anche alla decisione di dirottare su questo capitolo di spesa una parte del Fondo sociale europeo (Fse). Sono i cosiddetti ExtraLea e prevedono l’assegno per chi accudisce un proprio caro affetto da patologie croniche in casa o attraverso strutture specializzate, la psichiatria (comprese le borse lavoro per i pazienti psichiatrici) e i contributi per il sostegno domiciliare agli assistiti affetti da sla e altri servizi finanziati con risorse del fondo nazionale per le non autosufficienze. Complessivamente le risorse messe a budget dall’assessore per le Politiche sociali e l’Integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone sono 99 milioni di euro, 14 milioni in più rispetto al 2022, quasi il doppio rispetto ai 50 milioni del 2021.

I fondi europei (45 milioni) servono per finanziare il bonus Scelta Sociale che prevede un assegno da 600 euro al mese, staccato direttamente a favore di anziani e disabili non autosufficienti, utilizzabili in strutture residenziali o al domicilio. “Tramite Scelta sociale e la rimodulazione progressiva degli ExtraLea intendiamo eliminare un po’ di filtri, a partire dalle Asl” spiega l’assessore Marrone, esponente di punta di Fratelli d’Italia. Il voucher verrà assegnato direttamente dalla Regione all’utente, che è pure un modo – sotto elezioni – di rendere più evidente da chi arriva l’aiuto. L’obiettivo della Regione, attraverso il rafforzamento di questo tipo di prestazioni, è anche quello di alleggerire i pronto soccorso.   

L’aumento delle risorse regionali ha portato anche a un incremento dei posti occupati nelle strutture residenziali piemontesi: nel 2021 erano 31.755, saliti a 34.586 nel 2022, e a 38.260 nel 2023. In particolare gli assistiti con le dimissioni protette (dgr10) sono passati da 1.900 del 2021 (quando il progetto era applicato in maniera sperimentale) a 5.029 di oggi, con un investimento di oltre 14,6 milioni di euro. In base al monitoraggio offerto dalla piattaforma Rsa è in crescita anche il dato che riguarda il personale: nel 2021 risultavano caricati sulla piattaforma 17.843 operatori, nel 2023 il numero è salito a 28.901 (+62 per cento).

“Smentendo i luoghi comuni, siamo orgogliosi di aver stanziato sulle politiche sociali in aiuto ai più fragili il doppio di quanto mai stanziato dalle giunte di centrosinistra – afferma Marrone –. La priorità che stiamo riconoscendo al sociale nell’agenda politica del bilancio è perfettamente in linea con le scelte del Governo Meloni che sta privilegiando sanità e sostegno alle famiglie nella manovra finanziaria”. Per il 2023 l’assessorato alle Politiche sociali ha previsto anche lo stanziamento di 2 milioni per il Bando Invecchiamento Attivo, 1 milione per Vita Nascente e 1 milione per Vita Indipendente sui progetti per la vita autonoma dei disabili gravi.

Provvedimenti che Marrone ha illustrato ai cittadini oggi tra i banchi del mercato di corso Sebastopoli assieme allo “sportello sociale itinerante” messo a disposizione dall’ente Eri, in tour per fornire aiuto e assistenza nella compilazione delle domande e per le pratiche. Un altro pezzo della tela, che si estende fino al terzo settore, tessuta da Marrone. Una filiera cresciuta negli anni e perfezionata in quest’ultimo mandato da assessore.

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