GIUSTIZIA

Carriere separate di pm e giudici. Nordio: "Riforma in primavera"

Il Guardasigilli dà segni di vita e giustifica il ritardo con la priorità data dal governo al progetto del premierato. Anche per la giustizia serve "una revisione costituzionale". Nessuno scandalo sulle pagelle ai magistrati e ai test psicoattitudinali

Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio il progetto di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere non è affatto rimasto nel cassetto. Anzi il Guardasigilli ha annunciato che “è nel nostro programma” ed entro la primavera sarà presentato in Cdm. La riforma, quindi, “non è affatto bloccata – garantisce l’inquilino di via Arenula –: semplicemente deve seguire quella, politicamente più importante, del premierato. E poiché un eventuale referendum che le contemplasse entrambe creerebbe confusione nelle urne, si procede separatamente”. La separazione delle carriere, infatti, per essere attuata “richiede una revisione costituzionale”, osteggiata dall’Anm secondo cui invece “è un pericolo per la democrazia”.

Un fronte, quello sulla Giustizia, su cui si misurano le diverse forze della maggioranza e che trova “sensibilità” diverse persino in seno al governo di Giorgia Meloni, a partire dal suo sottosegretario Alfredo Mantovano, magistrato come il ministro, che pare stia frenando le spinte più garantiste del centrodestra. Anche il ministro degli Esteri, in questo caso nella veste di leader di Forza Italia, Antonio Tajani è intervenuto sostenendo quanto annunciato da Nordio. “Per noi la giustizia rappresenta una priorità. Ci stiamo impegnando in maniera forte perché la riforma della giustizia possa procedere di pari passo insieme a quella dell’Autonomia e a quella del premierato. Con un’attenzione particolare alla separazione delle carriere tra inquirente e giudicante ma anche con una grande attenzione alla giustizia civile”, ha osservato il vicepremier. “Ci sono tre milioni di cause giacenti e questo provoca un danno di circa tre punti del Pil ogni anno – sottolinea Tajani –. Quindi dobbiamo assolutamente accendere un faro sulla situazione della giustizia civile per rispettare anche gli impegni che sono nel Pnrr e anche per rispettare gli impegni che abbiamo preso con l'Unione europea. Ma soprattutto dare risposte ai cittadini che hanno diritto di vedere difesi i loro interessi e avere certezza anche su questo fronte”, ha spiegato.

Nordio inoltre dice sì alle pagelle per i magistrati: “Non vedo la macchinosità del sistema. Faccio presente che il giudizio di questi magistrati viene dato dagli stessi magistrati del Consiglio superiore della magistratura senza nessuna interferenza del potere esecutivo. Vi è, anzi, una estensione di garanzia nei confronti dei magistrati”. Il ministro dai microfoni di Rainews24 ha anche specificato che “ogni volta che viene meglio specificata la tassatività di un comportamento che può essere fonte di un illecito una persona sa quello che può fare e quello che non può fare”. Nordio ha risposto anche sui test psicoattitudinali dei magistrati, rassicurando che non ci deve essere “nessun scandalo” nel “ritenere che chi svolge una mansione estremamente importante possa essere sottoposto a un esame psicoattitudinale”. Ha specificato che ovviamente si tratta di una “materia complessa” e che pertanto va “concordata anche con il Csm, gli ordini forensi e quelli accademici”. E sull’approvazione della riforma, il ministro sottolinea di avere un “cronoprogramma mandato alla presidenza del Consiglio dei ministri, che è stato rispettato, la prima parte è già al Senato, la seconda parte sarà portata al Consiglio dei ministri entro poco tempo ed entro primavera presenteremo anche il progetto di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere”.

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