OPERE & OMISSIONI

Tav, hanno vinto i Sì

Alla presenza di Salvini avvio del cantiere del tunnel di base sul lato italiano. Nel 2018 la maggioranza silenziosa è scesa in piazza, "non è male quando succede". Cirio: "L'opera va a pieno ritmo, il processo è ormai irreversibile". Bufalini (Telt): "Giornata storica" - VIDEO

“Quando sono diventato presidente della Regione questa opera era bloccata come tante opere del Piemonte. Oggi invece l’opera va a pieno ritmo. Parte la tratta italiana a testimonianza di come ormai il processo è irreversibile”. Non ha dubbi, il governatore Alberto Cirio scortando, con il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il ministro Matteo Salvini all’avvio del cantiere del tunnel di base della Tav sul lato italiano, che questa sia la migliore risposta ai lunghi anni di accese e spesso violente contestazioni. “E presto Tav e Terzo valido ovvero Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam proietteranno il Piemonte al centro di tutto il trasporto del commercio a livello internazionale. Se uniamo questo all’aver sbloccato il cantiere dell’Asti-Cuneo, l’assegnazione dei lavori sulla Pedemontana, la Masserano-Ghemme, il Parco della Salute. Abbiamo quattro straordinarie opere per il Piemonte che erano bloccate e oggi veleggiano verso la loro realizzazione. Questo è il Piemonte che ci piace e a cui lavoriamo, a cui abbiamo voluto dare impulso e che ha trovato nel governo nazionale e nel ministro Salvini un interlocutore prezioso per riuscire a fare le cose. Tutti avevano problematiche in un’Italia che è un Paese complicato e la determinazione e la voglia di fare accadere le cose risolve i problemi”.

Concetti ribaditi dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Quante volte gli operai della Torino-Lione sono stati additati come criminali, invece facevano solo la loro parte. La manifestazione 2018 in piazza Castello, a favore di quest’opera, ci aiutò, allora il Governo era più composito. Ci spiegavano, che era più utile tappare il tunnel. La maggioranza silenziosa si mosse, e non è male quando succede” ha aggiunto rocordando la manifestazione del novembre 2018 e che portò in piazza 50mila persone a sostegno della Torino-Lione. “Essendo a processo, lasciare le impronte digitali non è mai di buon auspicio, ma oggi lo faccio volentieri”, ha commentando lasciando traccia della sua presenza.

“Oggi è una giornata epocale, importantissima per il progetto, perché con l’avvio dei lavori su questo cantiere si completa l’inizio dei lavori su tutta la Torino-Lione. Si parte finalmente anche sul lato italiano, partiamo con lo scavo del tunnel di base”, ha spiegato Maurizio Bufalini, direttore generale di Telt, general contractor dell’infrastruttura. “Passiamo quindi ad una fase nuova – ha proseguito – la fase della costruzione e chiudiamo la fase della progettazione. Questo cantiere ha un significato importantissimo per il nostro progetto, perché è atteso da tantissimi anni. È un punto chiave dell’avvio dei lavori in Italia ed è quello che consente di terminare la fase precedente e di avviare la nuova fase di inizio lavori”. Le difficoltà “saranno principalmente di ordine tecnico ormai, siamo passati da difficoltà in cui le problematiche derivavano da problematiche autorizzative e dall’opposizione a problematiche di tipo tecnico. Questo è il tunnel più lungo del mondo, quindi è un cantiere difficilissimo che ci porta a sfide importantissime, sia da un punto di vista tecnico sia costruttivo sia ambientale e di sostenibilità, perché questi cantieri devono essere realizzati nel miglior modo possibile e devono essere da modello”.

Pieno sostegno anche dall’omologo francese di Salvini. “È una grande soddisfazione vedersi concretizzare questa parte di un progetto fondamentale per le relazioni non solo tra Italia e Francia ma anche europee nell’ambito del Corridoio Mediterraneo”, afferma Clement Beaune, ministro francese dei Trasporti nel messaggio letto a Chiomonte. “Tutti gli appalti di ingegneria civile necessari per lo scavo delle due canne del tunnel (57 chilometri tra Francia e Italia, ndr) sono ora operativi. Questa nuova linea ferroviaria è l’unica soluzione possibile per trasferire in modo massiccio dalla strada alla ferrovia il traffico merci che attraversa le Alpi franco-italiane. È essenziale per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico. Sono convinto – ha aggiunto Beaune – che la nuova linea ferroviaria sia un progetto di grande portata e confermo il nostro pieno sostegno al progetto nel suo complesso. I nostri due Paesi devono portarlo a termine con il massimo impegno e con il sostegno della Ue”.

print_icon