TEMPO & AMBIENTE

L'aria migliora ma fa più caldo

Nel 2023 le concentrazioni medie annue delle polveri inquinanti rilevate in Piemonte risultano essere inferiori o uguali a quelle del biennio precedente. Con una temperatura media di 11.2° è il secondo anno record (dopo il 2022). Il report dell'Arpa

L’aria in Piemonte è meno inquinata mentre fa sempre più caldo. Le concentrazioni medie annue rilevate dalle centraline risultano essere inferiori o uguali a quelle dell’anno 2022 e anche dell’anno 2021. Dal punto di vista meteorologico il 2023 è stato il secondo anno più caldo dopo il 2022 nella distribuzione storica compresa tra il 1958 e il 2023. La temperatura media annuale di circa 11.2°C, superiore di 1.3 °C rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020, con una media climatica di circa 9.9°C).

L’Arpa, l’agenzia regionale per l’Ambiente, utilizzando i soli dati provenienti dagli analizzatori automatici di polveri, ha formulato una prima valutazione parziale dei dati di particolato PM10 e PM2,5, misurati nel 2023. In particolare, il numero di giornate massimo consentito (35 giorni/anno) con concentrazioni superiori al valore limite di 50 µg/m3, è stato rispettato in 30 punti di misura sui 32 valutati, a fronte dei 20 punti di misura del 2022 e dei 19 del 2021. Nella stazione di Torino-Rebaudengo si è registrato il numero più elevato di superamenti del valore limite giornaliero: 63 volte, rispetto alle 86 del 2022 e alle 63 del 2021. Il valore più elevato della media annuale (21 µg/m³) è stato misurato nella stazione di Settimo Torinese, con concentrazioni inferiori a quanto registrato nei due anni precedenti (24 e 23 µg/m³).

“Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore di 50 µg/m3 che da normativa sono di un massimo 35 di giorni per anno civile, si è ridotto in tutti i punti di misura – spiega il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero –. In particolare, per le centraline con analizzatore automatico, è stato superato nelle sole due stazioni di Torino-Rebaudengo e Settimo Torinese-Vivaldi a fronte delle 12 stazioni del 2022 e delle 13 del 2021 del set di punti di misura analizzati in questo report”.

I dati preliminari “evidenziano come in tutto il territorio regionale nel 2023 non sia stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale per il PM10, pari a 40 µg/m3 – conclude Barbero – iI valore più elevato della media annuale è di 33 µg/m3 ed è stato misurato nelle stazioni di Torino - Rebaudengo e Settimo Torinese - Vivaldi, rispettivamente 37 e 35 µg/m3 nel 2022 e 33 e 31 µg/m³ nel 2021”. Il valore limite annuo per il particolato PM2,5, pari a 25 µg/m³, è stato rispettato in tutte le stazioni piemontesi considerate e le concentrazioni medie annue risultano quasi ovunque inferiori al biennio 2021-2022.

Dal punto di vista delle piogge annuali in Piemonte, il 2023 ha registrato una precipitazione media di 943.8 mm, con una lieve anomalia negativa dell’8% rispetto alla norma del periodo 1991-2020, pari a 1028.8 mm. I fenomeni precipitativi invece sono stati molto scarsi fino ad aprile con una cumulata di soli 77 mm al 19 aprile, per poi riassestarsi sulla media a metà giugno con 423 mm. L’estate ha avuto precipitazioni convettive sporadiche con diversi eventi molto intensi e localizzati. L’autunno 2023 e poi l’inizio dell’inverno 2023-2024 si sono rivelati abbastanza asciutti, e nell’ultimo periodo dell’anno soltanto le creste settentrionali e nordoccidentali di confine con Francia e Svizzera hanno registrato precipitazioni di rilievo. Gli episodi di nebbia sono risultati inferiori rispetto alla climatologia recente del periodo 2004-2022, con 89 giorni di nebbia ordinaria (visibilità inferiore a 1 km), e una diminuzione del 26% rispetto ai 121 giorni annuali attesi.

Gli episodi di foehn annuali sono risultati 92, decisamente superiori ai 66 della media annuale del periodo 2000-2020 e rappresentano anche il numero annuale massimo dal 2000. La riduzione dei giorni di nebbia e l’aumento degli episodi di foehn hanno contribuito a creare condizioni favorevoli alla dispersione di inquinanti.

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