Direttrice carcere Torino, priorità sovraffollamento e organici

Sovraffollamento, organici e manutenzione: sono le priorità sulle quali intervenire per il carcere di Torino secondo la direttrice, Elena Lombardi Vallauri, in carica da otto mesi, ascoltata oggi dalla commissione legalità del Comune. "A fronte di una capienza di 1.118 persone - spiega - sono in media circa 1.500 quelle presenti e il mio obiettivo primario è cercare di riportarle a un numero giusto, anche perché il sovraffollamento, che è un problema a livello nazionale, è la causa di molti dei problemi che diventerebbero meno critici se ci fosse un numero adatto di persone detenute". Quanto alla struttura, sottolinea, "ha molte criticità materiali, con necessità di tante manutenzioni straordinarie, ma c'è un grosso investimento da parte dell'amministrazione per fare lavori. Per quest'anno sono già programmate la ristrutturaziibe delle docce di uno dei padiglioni principali, il rifacimento della strada di accesso e di alcune coperture dei tetti". Altra criticità, prosegue "la carenza di circa 200 unità di polizia penitenziaria e difficoltà a livello di personale amministrativo e di educatori, anche se a marzo dovrebbero arrivarne altri due". La direttrice sottolinea però che "il carcere di Torino ha anche aspetti molto positivi per la quantità di risorse che la città mette a disposizione, i corsi di formazione, il polo universitario e tante possibilità di svolgere attività e impiegare il tempo in modo costruttivo. Stiamo lavorando a progetti per i più giovani e a tarare al meglio le risposte in base alla popolazione carceraria e al tipo di struttura detentiva". Sul fronte femminile e dell'Icam (Istituto a custodia attenuata per detenute madri), sottolinea che "non ci sono quasi mai più di tre o quattro persone e non ravviso particolari criticità, anche se ci sono molti ragionamenti per capire se si può migliorare l'accoglienza delle mamme con bambini". Un appello infine, condiviso anche dall'assessora Gianna Pentenero, a dare stabilita alla direzione del carcere "per rendere sempre più efficaci e duraturi i progetti e le risposte".

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