LA SACRA RUOTA

Stellantis deve produrre di più, i sindacati allora scioperano

Proclamata per aprile una giornata di mobilitazione del settore automotive di Torino. Obiettivo: sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale "sulla profonda crisi che sta attraversando il comparto auto". Come? Non lavorando

L’assemblea dei delegati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, Aqcfr si è riunita al teatro Q77 di Torino e ha deciso di proclamare ad aprile uno sciopero provinciale di 8 ore con manifestazione dei lavoratori del settore automotive (Stellantis e indotto), per chiedere la salvaguardia e il rilancio del comparto. Come fanno sapere i sindacati, la mobilitazione sarà organizzata con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale automotive “sulla profonda crisi che sta attraversando il settore auto a Torino” e visto che “il tavolo automotive e quelli di crisi al Mimit non hanno ancora dato risposte adeguate”. Le organizzazioni sindacali chiedono “un impegno concreto affinché vengano portate nuove produzioni a Torino e affinché l’intero comparto sia sostenuto ad affrontare i contraccolpi occupazionali del processo di transizione”. Nel corso delle prossime settimane, le organizzazioni sindacali svolgeranno le assemblee dei lavoratori in tutte le aziende del comparto automotive. Alla manifestazione provinciale di aprile è prevista la presenza dei segretari nazionali.

“Torino sta attraversando un momento difficile. L’automotive con l'indotto è nel mezzo di una crisi senza precedenti. In questa fase storica, i sindacati metalmeccanici hanno scelto di fare un percorso unitario per un obiettivo comune: rilanciare l’automotive italiano nel territorio in cui questo è nato. Per queste ragioni, a 15 anni dall’ultima iniziativa unitaria, le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici si sono riuniti e hanno deciso di scioperare e manifestare, per portare nuovi modelli a Mirafiori e rilanciare l’indotto" spiega Luigi Paone, segretario generale della Uilm di Torino. “È una giornata storica perché si è deciso un percorso che prevede lo sciopero di tutto il gruppo Stellantis e di tutto il settore automotive. Il documento che avevamo presentato come Fim, Fiom e Uilm a dicembre è diventato patrimonio di tutti i sindacati per chiedere il rilancio di Mirafiori” sottolinea Edi lazzi, numero uno della Fiom Torino. “È una giornata importante che vede uniti sindacati e delegati. Non possiamo rimanere inermi. A Torino è nata l’industria automobilistica e dovrà continuare ad avere un futuro. Non ci possiamo accontentare di messaggi di rassicurazione o di programmi senza concretezza industriale. Vogliamo fare sentire forte la nostra voce e chiedere alle istituzioni di rendere Torino attrattiva. Dobbiamo difendere Stellantis ma anche l’indotto”, osserva Rocco Cutrì, segretario generale della Fim torinese “Servono azioni concrete accompagnate da proposte fattibili. Come Fismic Confsal abbiamo già portato il nostro supporto ai lavoratori e coinvolto quelli di tutto il territorio piemontese e, ancora una volta, proseguiamo questa linea d'azione, con la soddisfazione che si sia stabilito un fronte comune con gli altri sindacati a favore di tutti i lavoratori. La mobilitazione chiamerà le Istituzioni ad agire concretamente per il bene dello sviluppo di tutto il territorio piemontese. Mirafiori deve rifiorire e non morire”, afferma il segretario territoriale Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo.

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