GIUSTIZIA

Meno liti al Tar: virtù o sfiducia?

Calano i ricorsi e più pendenze smaltite al tribunale amministrativo del Piemonte, che domani inaugura l'anno giudiziario. Carenze di organico e corvée valdostane gravano sull'operatività degli uffici. Ma a luglio arrivano i rinforzi. Amministrazioni pubbliche promosse

In Piemonte si litiga di meno davanti al Tar. Calano sia le pendenze che i ricorsi al Tribunale Amministrativo regionale, un trend che pare ormai consolidato. Almeno a leggere la relazione che domattina il presidente Raffaele Prosperi esporrà alle autorità in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 di fronte al consueto parterre di autorità alla Cavallerizza Reale di via Verdi a Torino.

Il calo dei contenziosi è una buona notizia, soprattutto per l’operatività degli uffici, visto che il magistrato ha messo in chiaro come il primo obiettivo della sua guida sia ridurre il numero di pendenze e velocizzare l’attività dell’organo, cosa che lo ha portato anche alla creazione di una terza sezione che è entrata in funzione dal primo luglio 2023. I ricorsi pendenti scendono dai 2.588 presenti al primo gennaio 2022 (quando Prosperi era entrato in carica da poco) ai 2.483 di inizio 2023, fino a scendere a 2.384 ricorsi a gennaio 2024: fanno 99 pendenze in meno in un anno. Ma oltre alla capacità del Tribunale di smaltire gli arretrati, ci sono anche meno ricorsi, passati dai 1.223 del 2022 ai 1.054 del 2023. Anch’esso un trend che prosegue nel primo scampolo di 2024, spiega Prosperi, che ne dà una lettura in chiaroscuro: “Lascia perplessi il radicale e repentino calo dei ricorsi” che “può essere segnale da un lato di una correttezza delle amministrazioni pubbliche, ad essere ottimisti, ad essere pessimisti invece di una rinuncia del cittadino a chiedere tutela”.

C’è anche un giudizio, del tutto positivo, sulla pubblica amministrazione piemontese. Prosperi parla di “una generale correttezza delle amministrazioni”, che presentano un numero di illegittimità “fisiologico” rispetto al resto del Paese. A cui il presidente aggiunge una (dolente) nota personale: “Io vengo da Roma, città particolarmente disgraziata sotto questo punto di vista”.

Il magistrato lamenta carenze nell’organico, peggiorate dalla necessità di privarsi dei pochi giudici in organico per ovviare alle carenze dei vicini valdostani. Ma la situazione migliorerà da luglio, quando le nuove assunzioni entreranno di ruolo. Peccato che le carenze non sono solo umane ma anche informatiche: i sistemi del Tar a volte si bloccano e “rendono del tutto inutile un’intera giornata interamente programmata per il lavoro”. E se il lavoro è tanto, meglio non essere prolissi. Così il presidente Prosperi ha ringraziato gli avvocati, ma raccomandando la necessità di sintesi negli scritti difensivi e nell’esposizione orale visto che, ci ha tenuto a precisare, non si tratta di processi penali.

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