VERSO IL VOTO

Europee, Moratti scende in campo.
E corteggia Damilano per un ticket

L'ex sindaco di Milano capolista nel Nord Ovest. Sabato l'annuncio ufficiale. Lei vorrebbe correre con l'imprenditore piemontese, titubante di fronte ai campioni delle preferenze. Ma con il probabile ingresso nel governo di Lady azzurra la sfida è meno rischiosa

La Thatcher azzurra (o allo zafferano, per chi ne vuol segnare l’imprinting meneghino) ha deciso. Come anticipato nei giorni scorsi dallo SpifferoLetizia Moratti sarà la candidata di punta per Forza Italia nella circoscrizione Nord Ovest. L’annuncio ufficiale, al fianco di Antonio Tajani è fissato alle 11 di sabato prossimo all’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. “C’è un pressing dal partito e anche da fuori. Decideremo insieme”, le soppesate, ma eloquenti parole spese in questi ultimi giorni da Moratti, già decisa a scendere in campo con tutto il peso che la sua candidatura rappresenta per un partito che, dato per trapassato dopo la scomparsa del fondatore, sta recuperando terreno e vigore inaspettati. “Sto lavorando in grande sintonia con il segretario Tajani per rafforzare il partito e allargarlo. Abbiamo una eredità importante di Berlusconi – sempre le parole della Lady di Ferro nostrana – ancora da rappresentare”.

Eredità che l’ex sindaco intende raccogliere non rimanendo certamente ai margini del partito nel quale, dopo la fugace esperienza terzopolista, è tornata in gran spolvero. Per lei è pronto il ruolo di capolista, o comunque di numero due nel caso in cui nel Nord Ovest si presenti Tajani. Dettagli, tutt’altro che secondari, ancora da definire così come in predicato resta ancora la decisione se scendere in campo o meno da parte di un altro ex primo cittadino di Milano, quel Gabriele Albertini che rafforzerebbe ulteriormente l’offerta forzista.

Nel frattempo Moratti sta corteggiando una figura che potrebbe giocare un ruolo proprio nella parte piemontese della circoscrizione. I contatti della Lady azzurra con Paolo Damilano sono in corso da un po’ di giorni e non è un mistero che nei piani della Moratti ci sia proprio un ticket con l’ex candidato sindaco di Torino, imprenditore di successo e quindi con un profilo che ha facile breccia nell’ex prima cittadina di Milano e, nelle sue valutazioni, potrebbe averne altrettanta nell’elettorato. A quanto risulta, l’imprenditore acqua & vino starebbe valutando la proposta. Da un lato è allettato dalla prospettiva di un seggio a Strasburgo, dall’altro forse (e non senza ragione) preoccupato per la concorrenza interna. In un voto dove la differenza la fa la preferenza, a Damilano non può sfuggire la dura battaglia in cui dovrebbe vedersela con nomi del calibro dell’attuale europarlamentare Massimiliano Salini, ma anche di altri uscenti come Lara Comi e Stefania Zambelli.

Oltre a questi si preparano politici di lungo corso come l’ex leghista Marco Reguzzoni le cui azioni, proprio in virtù della crisi che sta scuotendo il Carroccio salviniano, sono date in forte ascesa. Poi in lista ci sarà il sindaco di Limbiate Alfredo Romeo, a conferma di come la truppa lombarda sia, da sempre, quella non solo più nutrita ma anche quella maggiormente fornita di munizioni elettorali. Dal Piemonte si prepara da tempo anche un altro ex leghista come il già presidente della Regione Roberto Cota, il quale certo non farebbe salti di gioia nel vedere in competizione Damilano. Nei confronti di quest’ultimo il pressing morattiano sembra assai deciso e pare che per convincerlo la Thatcher azzurra abbia messo sul tavolo una serie di possibilità tali da rendere meno lontana la prospettiva di un approdo all’Europarlamento. Nel caso in cui Tajani fosse capolista nel Nord Ovest e in altre circoscrizioni, la sua rinuncia aprirebbe spiragli maggiori per l’imprendtore torinese. Lo stesso futuro della Moratti, di cui si vocifera con insistenza circa un ingresso nel governo quando Giorgia Meloni procederà al tagliando e contestuale rimpasto, potrebbe indurre Damilano ad accettare una proposta che, considerato da chi giunge, è di quelle difficili da rifiutare. Anche rischiando di non ottenere subito il biglietto per Bruxelles.