VERSO IL VOTO

L'Udc con Cirio (a sua insaputa)

Il partito di Cesa e Bonsignore imbarca il consigliere Leone e annuncia liste in tutte le province del Piemonte. Il governatore non ne sa niente. Intanto nell'ultima seduta di Palazzo Lascaris passa una leggina che li dispensa pure dal raccogliere le firme

Il ritorno della Balena Bianca, ma in versione sardina. Il consigliere piemontese Claudio Leone, appassionato di caccia, per una volta si dà alla pesca e dopo due anni in cerca di un porto sicuro per abbandonare la Lega, getta l’ancora dalle parti dell’Udc.

Con Leone, oggi, in Consiglio regionale c’è il coordinatore piemontese dello scudino crociato Paolo Greco Lucchina che ha un annuncio da fare: “Ci presentiamo in tutte le province”, dice allo Spiffero prima ancora che ad Alberto Cirio, mentre in aula il presidente Stefano Allasia gestisce i lavori. Una lista in più all’insaputa del governatore? A quanto pare… È passato meno di un anno da quando il leader nazionale Lorenzo Cesa metteva all’indice l’inquilino del grattacielo: “Il Piemonte non va, serve cambiare” erano le sue parole che, neanche a dirlo, indispettirono un tantino il presidente della Regione, che dietro quella manovra scorse la sagoma dell’ex luogotenente andreottiano Vito Bonsignore. Tutto risolto? Chissà. Raggiunto dalla notizia, Cirio cade dalle nuvole e si limita a una dichiarazione di prammatica: “L’Udc fa parte del tavolo nazionale” e chissà che non saranno gli stessi alleati, prima ancora del governatore, a porre il veto visti i pessimi rapporti con Maurizio Lupi di Noi Moderati.

Intanto, a Palazzo Lascaris, viene approvata al photofinish una leggina che sembra cucita apposta per l’Udc. Una modifica alla legge elettorale secondo cui potranno partecipare alle prossime elezioni regionali, senza obbligo di raccolta firme, i partiti corrispondenti a gruppi parlamentari presenti in almeno una delle due Camere. Prima infatti, per evitare la raccolta delle firme il partito in questione doveva essere presente sulla scheda elettorale e aver ottenuto almeno un seggio (l’Udc il gruppo parlamentare ce l’ha ma alle scorse politiche non ottenne neanche un eletto). Ora non resta che convincere le altre forze del centrodestra e trovare qualche decina di candidati.