VERSO IL VOTO

Del Pd le importa una Fava

Dopo il passo indietro di Gallo il partito continua a ricevere porte in faccia. La referente piemontese di Libera rifiuta la proposta di correre alle regionali in Piemonte. Anche Montà, numero uno di Avviso Pubblico, ha detto di no. Salizzoni ci pensa e Mattiello...

Prima ha detto di no Roberto Montà, ex sindaco di Grugliasco e presidente nazionale di Avviso Pubblico, la rete dei comuni per la trasparenza e la legalità, oggi tocca a Maria Josè Fava, coordinatrice di Libera in Piemonte. Il Pd cerca una foglia di fico da mettere in lista dopo lo scandalo che ha travolto Salvatore Gallo, indagato per peculato, estorsione e corruzione elettorale, e costretto il figlio Raffaele a ritirare la sua candidatura, ma in certi mondi ora fa fatica a penetrare. “Non è mia intenzione partecipare alla competizione elettorale del prossimo giugno” fa sapere Fava in una nota ufficiale che conferma la “proposta della dirigenza regionale del Pd”, ma anche la sua decisione di “proseguire nell’impegno civico in corso”.

Nelle ore immediatamente successive allo scandalo, la segretaria del Pd Elly Schlein aveva chiesto a Gianna Pentenero, candidata del centrosinistra, di chiudere in fretta la lista per ridurre l’esposizione mediatica del partito. Facile a dirsi. A quasi una settimana le uniche risposte arrivate sono dei “no”, altri ci stanno pensando su come Davide Mattiello, referente di Libera in Piemonte fino al 2010, poi fondatore di Benvenuti in Italia, uno dei nomi sondati dal segretario regionale dem Mimmo Rossi, anche lui donciottiano della prima ora. Ironia della sorte: Mattiello in questo momento è un dipendente del gruppo regionale del Pd, a firmare il suo contratto fu poco meno di un anno fa l’allora capogruppo Raffaele Gallo. A dimostrazione di quanto sia difficile trovare a Torino qualcuno che non si sia seduto a quel tavolo, anche tra i più integerrimi.

Resta aperta l’ipotesi di Mauro Salizzoni, magari capolista, che l’area Schlein prima ha sacrificato sull’altare dell’accordo che ha portato alla candidatura di Pentenero e ora invoca come una sorta di salvatore. Lui è tentato, la famiglia vorrebbe preservarlo da questo tritacarne. Così come aperta è la strada che porta a un esponente delle comunità di stranieri a Torino: i casting della candidata presidente continuano, ma per il momento l’annuncio tarda ad arrivare.

print_icon