PD PIEMONTE: COL CODICE ETICO TRASPARENTI E CREDIBILI, IL CONTRARIO DI CIRIO

Dopo averlo presentato questo sabato insieme alla candidata governatrice Gianna Pentenero, il Pd piemontese torna all’attacco sul codice etico rinfacciando al centrodestra di non aver fatto nulla sul punto dopo le vicende che hanno riguardato il suo ex assessore Roberto Rosso nel 2019, quando fu arrestato per voto di scambio politico mafioso. Per i dem “i codici di autoregolamentazione rappresentano uno strumento importante in democrazia perché aiutano a costruire una politica credibile e libera da condizionamenti”. In una nota, il Pd piemontese ricorda quanto fatto su “trasparenza e legalità”: “Nell'ultimo anno abbiamo messo in campo una scuola di formazione specifica, incontri dedicati all’interno delle feste dell’unità, una serie di incontri sul GAP e una tappa dedicata della nostra Conferenza Programmatica. Il contrario di quanto ha fatto Cirio”, prosegue la nota del Pd, “nonostante la legislatura sia cominciata con l’arresto e la successiva condanna dell’assessore Roberto Rosso per voto di scambio politico-mafioso. Il presidente Cirio anche in questo caso, come per le assunzioni in sanità, si è limitato alla politica degli annunci: un codice etico per i consiglieri regionali e percorsi di formazione per tutti. Li stiamo ancora aspettando". 

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