REGIONALI PIEMONTE: LE PROPOSTE DEI CANDIDATI SULLA PESTE SUINA  

Oggi i candidati alle regionali del Piemonte erano al Teatro Regio di Torino per un confronto sull’agricoltura con Coldiretti. È stata l’occasione per confrontarsi sul contrasto alla peste suina, tema particolarmente caldo visto che l’epidemia minaccia l’intero comparto dell’allevamento dei suini. Il governatore Alberto Cirio ha parlato di un “grave problema” sul quale “abbiamo qualche vincolo. L'Europa ci ha detto che nell'Est avevano eradicato il problema con le reti, così fra qualche scetticismo le abbiamo messe. Ma l'unico modo per contenere la malattia è uccidere i cinghiali, non c'è altro mezzo". Quanto ai danni da fauna selvatica, Cirio ha detto che se sarà ancora governatore intende gestire personalmente il problema. "Perché noi le risorse le mettiamo ogni anno, ma in alcuni casi gli agricoltori attendono ancora i soldi di quattro anni fa".

Anche Gianna Pentenero ha insistito sugli abbattimenti: “Io credo che tutti gli abbattimenti che possono essere fatti vadano incentivati. Tutte le altre soluzioni non hanno portato risultati, le reti si sono dimostrate un’idea naif. Oggi il pericolo è grave, ed è urgente piuttosto la costruzione di nuovi inceneritori per le carcasse degli animali abbattuti. Si può fare, l’importante è che il processo sia ben governato”. Sarah Disabato, del M5s, ha affermato di essere “contraria” all’intervento dei cacciatori e a favore del contenimento fatto dalle guardie faunistiche provinciali. “Penso sia importante dotare gli enti dei fondi necessari alla assunzioni che servono per gestire il problema”.

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