RIFORME

Fronte (unito) contro l'Autonomia

Con il leader della Cgil Landini la segretaria del Pd Schlein, il presidente del M5s Conte, la italiavivente Boschi, i sinistri-ecologisti Fratoianni e Bonelli, i sopravvisuti di Rifondazione: "Fermeremo lo Spacca Italia tutti insieme". Depositato il quesito referendario

Ressa questa mattina davanti alla Cassazione, dove il segretario della Cgil Maurizio Landini ha depositato il quesito referendario abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Tra i presenti, esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni; Maria Elena Boschi di Italia Viva; Riccardo Magi, leader di + Europa; Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Alessandra Maiorino e Alfonso Colucci del M5s, e Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale della Rete dei numeri Pari. E c’era anche la segretaria del Pd Elly Schlein: Siamo molto felici, perché è una bella giornata. Siamo tanti tra forze politiche e forze sociali, associative, sindacali ma anche personalità del mondo della cultura, del terzo settore” per “fermare una scelta sbagliata come l'autonomia differenziata”, ha dichiarato. “Con la riforma dell’autonomia – incalza Schlein – chi nasce in Calabria avrà meno opportunità di chi nasce in Lombardia e questo per noi è inaccettabile. Questa riforma porta avanti l'idea senza senso di avere 20 politiche energetiche diverse, quando invece avremmo bisogno di una unica politica energetica a livello europeo. Il Governo poi non ha messo un euro, questo vuol dire che a loro le diseguaglianze stanno bene così e ci condanniamo all'irrilevanza. Ci sono tante ragioni per mobilitarsi insieme e siamo felicissimi di farlo con questo largo rassemblement di forze politiche, associazioni, sindacati società civile. Ci stiamo muovendo anche con le regioni”.

Le fa eco Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e deputato Avs: “Questi quesiti referendari hanno l’obiettivo di smantellare lo "spacca-Italia" di Roberto Calderoli, che cristallizza una volta per tutte le diseguaglianze di cui è ammalato il nostro Paese. Sono certo che gli italiani e le italiane e la repubblica sapranno rispondere”. Maria Elena Boschi annuncia una mobilitazione per la raccolta delle firme, “che è un messaggio potente al governo Meloni e ci saranno anche divisioni nella maggioranza, sono già iniziate. Entro la fine del mese organizzeremo un grande evento con Renzi al sud e dopo l'estate anche al nord. Poi restano differenze su altri temi e ovviamente al referendum sul jobs act saremo dalla parte opposta”.

Presente alla parata dell’opposizione anche Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle: “Stiamo offrendo, con questo referendum, l'occasione ai cittadini di contrastare lo "Spacca Italia". Lo firmeremo tutti insieme per evitare la condanna a morte della sanità, dell'istruzione, delle infrastrutture specialmente nelle aree più in difficoltà del Paese e per evitare che un macigno arrivi sulle imprese del Nord che rischiano di essere soffocate da 20 democrazie. Non ci fermeranno con calci e pugni, sventoleremo il tricolore dell'Italia e dell’unità”.

Il testo è semplice: «Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, `Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione?». Questo il quesito referendario per l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata, che presentato in Corte di Cassazione dai rappresentanti di trentaquattro sigle fra partiti, sindacati e associazioni. Per abrogare la riforma servirebbe quindi rispondere “Sì”.

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