TERZO POLO, APPELLO CONTRO LA SVOLTA A SINISTRA IN ITALIA VIVA

“Se il Presidente in carica ha ricevuto un mandato chiaro a sostegno della sua mozione congressuale e l’indirizzo politico previsto cambia radicalmente, il partito nel suo insieme non può che ridare la parola a tutti gli iscritti che in questi anni hanno dedicato tempo, investito soldi, energie e chiesto voti su una proposta politica chiara. Gli iscritti devono poter discutere e decidere sul futuro del partito”, si legge nell'appello che ha ricevuto la sottoscrizione di decine di presidenti provinciali e delle città metropolitane di Italia Viva. Una raccolta firme cui hanno contribuito i piemontesi Fausto Ferrara di Novara, Piero Giaccari di Alessandria, Francesco Helmann di Cuneo, la vercellese Francesca Tini Brunozzi e poi Fabio Lavagno di Casale Monferrato, il consigliere comunale di Acqui Terme Nicola De Angelis. Non c’è la consigliera regionale Vittoria Nallo, appena approdata a Palazzo Lascaris dopo l'elezione nella lista Stati Uniti d’Europa, schierata con il centrosinistra a sostegno di Gianna Pentenero.
 
“Matteo Renzi, presumibilmente al fine di lasciare la discussione più libera possibile, aveva pubblicamente garantito che non avrebbe espresso la sua opinione in merito per garantire la più ampia discussione interna tra le due posizioni”, scrivono ancora i firmatari rimarcando come, tuttavia, “l’intervista del 19 luglio al Corriere della Sera ha invece rappresentato una discontinuità netta rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti e alla piattaforma politica che lo ha eletto al recente congresso. Il Presidente di Italia Viva ha detto che sarà l’assemblea, e non il congresso a differenza di quanto annunciato, a decidere il cambio di linea politica dichiarando anche che sarà lui stesso a sottoporre la proposta di indirizzo politico per il futuro del partito, invece di porsi come garante del dibattito congressuale come da lui preventivato”. Renzi dal canto suo in una lettera aperta ha spiegato che “è il tempo della chiarezza, o si sta col centrodestra o col centrosinistra”. Nella missiva si riferisce Enrico Costa, deputato di Azione che con Luigi Marattin di Italia Viva sta portando avanti il progetto per un unico partito liberaldemocratico, chiamandolo "amico", ma ricordandogli che i giustizialisti sono a sinistra, “ma anche a destra”. 

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