Città della salute di Torino, 85% agende è sul Cup regionale

Per il piano per il recupero delle liste di attesa l'Azienda ospedaliera universitaria Città della salute di Torino, "è tuttora fortemente impegnata su questo tema e la nuova direzione sanitaria sta già lavorando e ha costituito una task force di pianificazione e monitoraggio, che si è riunita per programmare i lavori, che proseguiranno anche nel mese di agosto, con cadenza settimanale". Viene riferito in una nota dopo che di recente la Ragioneria generale dello Stato ha disposto una serie di ispezioni nelle aziende sanitarie. "Per la regolarità delle agende, questa direzione aziendale - riporta un comunicato - ha portato la percentuale delle agende presenti sul Cup regionale dal 3% all'85% (dato che salirebbe se non fosse considerata la percentuale dell'ospedale Regina Margherita, che in virtù della particolare tipologia di attività ha un numero di agende disponibili sul Cup notevolmente inferiore). In ogni caso - viene precisato - emergono utili suggerimenti da parte del Mef per la gestione del Cup regionale, non di competenza dell'Aou", dove "si raccomanda di verificare la possibilità di un adeguamento del sistema informatico al fine di non tenere bloccate o chiuse le agende di prenotazione". Per l'attività di libera professione intramuraria, la Città della salute riporta la relazione dello stesso Mef: "Sotto il profilo organizzativo, si evidenzia che risulta un generale processo di riorganizzazione dell'azienda. A partire dal 2021 ha avviato la collaborazione con gli advisor identificati dalla Regione Piemonte per l'attuazione del piano di riqualificazione e di innovazione per gli anni 2021-2023. Tra le azioni attuate e in corso di completamento vi è la predisposizione e/o l'aggiornamento delle procedure amministrativo contabili riconducibili al percorso attuativo della certificabilità dei bilanci (Pac) con definizione chiara delle responsabilità e dei tempi dei controlli". "L'Azienda - aggiunge la Città della salute stessa - è già al lavoro per migliorare ulteriormente gli aspetti che permangono ancora critici, come suggerito dal Mef. È stato dato uno specifico mandato al nuovo direttore sanitario, in particolare per gli aspetti legati all'organizzazione dell'attività".

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