LA SACRA RUOTA

Stellantis, azioni crollate del 48%. Titolo nel mirino degli analisti

In picchiata dai 27 euro di marzo. Prima i tagli ai costi e i ritardi sull'auto elettrica, poi le polemiche con il governo italiano e, infine, il tonfo dopo i conti deludenti. Predomina lo scetticismo ma per qualche operatore forse si avvicina il momento di comprare

È il momento di comprare Stellantis. Forse. Non le auto – almeno, non solo – ma le azioni. Questa è l’indicazione che trova concorde gran parte di analisti e operatori finanziari. Secondo Investing.com chi segue il titolo lo sa bene, nei mesi passati diversi analisti hanno più volte rilanciato sul target price di Stellantis, sostenendo che anche quando veniva scambiata sui 20 euro, l’azione fosse un Buy destinato a quotazioni ben più alte. Tutte previsioni che però non si sono realizzate, quindi cautela. Prima i tagli ai costi e i ritardi sull’auto elettrica, poi le polemiche con il governo italiano e, infine, il tonfo delle azioni dopo i conti deludenti, con lo stesso Carlos Tavares che ha ammesso di aspettarsi risultati migliori. Fatto sta che il titolo da inizio anno ha perso circa il 35% e il 48% dai 27 euro toccati a marzo, deludendo analisti e investitori che hanno puntato sulla casa automobilistica.

Nelle ultime settimane il titolo ha subito una pioggia di tagli al target price (Berenberg, Citi, Jefferies, Goldman Sachs tra i tanti). Le azioni Stellantis hanno iniziato a traballare in borsa dopo la pubblicazione dei conti semestrali. Secondo Equita la semestrale negativa è da imputare non solo al contesto di mercato più difficile (e questo vale per tutte le case automobiliste) ma anche a tutta una serie di problemi interni a partire dal ramp-up della produzione dei nuovi modelli e dall’eccesso delle scorte di magazzino in nord America (e questo riguarda solo la casa automobilistica italo-francese). Tali fattori assieme al calo dei prezzi atteso per i prossimi trimestri, impatteranno anche nel secondo semestre 2024 di Stellantis e non saranno risolti prima del primo semestre 2025. Proprio per questa ragione la sim milanese ha deciso di ridurre le stime 2024 del colosso automotive, abbassando quelle di fatturato del 3 per cento a quota 174 miliardi di euro e quelle di Ebit adjusted del 10 per cento a 17,6 miliardi di euro. Giù (di ben il 12 per cento) anche le previsioni di utile netto 2024 che è ora visto a 12,8 miliardi e quelle di free cash flow riviste al ribasso del 24 per cento a circa 6 miliardi di euro. Il parere di Equita su Stellantis non è isolato ma al contrario ben rappresenta quella che è la vulgata generale sul titolo automotive. Oltre a quello espresso dalla sim milanese, nei giorni scorsi sono arrivati altri 4 downgrade di target price sulle azioni Stellantis.

Berenberg, confermando il rating hold, ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo a 19 euro; Mediobanca ha confermato il suo neutral tagliando il prezzo obiettivo a 19,1 euro e RBC Capital, pur ribadendo il suo giudizio outperform, ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo a 24 euro. A completare la lista è poi Citi che ha tagliato il target price sulle azioni Stellantis a 17 euro ribadendo il consiglio neutrale.

Insomma, tra gli analisti predomina lo scetticismo sulle azioni del gruppo italo-francese. Chi avesse intenzione di comprare azioni Stellantis approfittando degli attuali prezzi bassi dovrebbe tenere in debita considerazione la valutazione degli analisti. Tuttavia, visto il netto e repentino calo delle azioni nel complesso il consiglio dei broker resta sempre quello di comprare il titolo. In base ai dati del sondaggio condotto oggi, 14 agosto 2024, 26 analisti fissano il target price delle azioni a 21,070 euro, circa il 49% in più rispetto ai 14,14 euro su cui il titolo viene scambiato sul FTSE MIB oggi alle 12. E anche andando ad analizzare il titolo con il Fair Value di InvestingPro, basato su 7 modelli d’investimento riconosciuti e adattati a Stellantis, le prospettive di crescita, seppur più contenute, non mancano. Il valore intrinseco, infatti, è pari a 16,78 euro, quasi il 19% in più del prezzo attuale, resta comunque un livello di incertezza medio sulle effettive possibilità di risalita per le azioni. Secondo Jefferies, infatti, anche se “con una focalizzazione ostinata sui costi, il ceo Tavares ha reso Stellantis più efficiente rispetto alla concorrenza”, l’azienda deve affrontare una serie di problemi interni e di mercato. In particolare, il gruppo automobilistico “deve affrontare questioni legate ai marchi, alla capacità e alle competenze di marketing per diventare nuovamente un investimento attraente”. Insomma, per la banca d’affari che recentemente ha tagliato il target price da 25 a 15 euro, abbassando il rating del titolo da “Buy” a “Hold”, rispetto a qualche mese fa le cose sono cambiate e le azioni di Stellantis, “non si distinguono più all’interno settore automotive svalutato”.

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