Radicali in cerca di firme (e di voti)
11:10 Giovedì 17 Gennaio 2013 0Pannella e soci all'affannosa caccia di sottoscrittori, autenticatori e consenso per garantire nel prossimo parlamento un "presidio di legalità e diritti". In lista il cuneese Mellano e l'ex assessore regionale Cucco. Corre pure Viale
Questa volta andranno da soli. I Radicali si presentano in tutta Italia con la lista “Amnistia Giustizia Libertà”, presenti le icone storiche del movimento a partire dal padre padrone Marco Pannella ed Emma Bonino (in fondo alle liste), quest'ultima per qualcuno addirittura in predicato di salire al Quirinale. Nonostante abbiano cercato fino all’ultimo qualche apparentamento, si sono dovuti rassegnare all’idea di presentarsi in una improbabile corsa solitaria che certo non impedirà loro - anche fuori dal Parlamento - di condurre la propria attività politica, come peraltro accaduto già in passato.
Alla Camera, sul Piemonte 1 la lista è aperta dal segretario nazionale Mario Staderini, seguito da Pannella e Marcello Gallo (giurista), mentre nel Piemonte Orientale il capolista è il tesoriere Michele De Lucia, con alle spalle ancora Pannella e l’ex deputato Bruno Mellano. Teste di lista in gran parte esterne con il compito di trainare ai seggi: l’unico piemontese “in alto” è Enzo Cucco, ex consigliere regionale e presidente Associazione radicale Certi Diritti, che guiderà la corsa per Palazzo Madama (quindi corsa disperatissima), seguito da Giulio Manfredi e Gian Piero Buscaglia. Fra gli altri candidati: Mauro Anetrini (avvocato), Riccardo Rastrelli (imprenditore); Mina Welby (presidente Associazione Luca Coscioni), Silvio Viale (presidente Radicali Italiani), Igor Boni, Nicola Vono e Salvatore Grizzanti (rispettivamente presidente, tesoriere e segretario associazione radicale Adelaide Aglietta), Alessandro Frezzato (associazione Luca Coscioni).
Cinque giorni per raccogliere le firme necessarie, da consegnare entro le 20 di lunedì 21. L’appello dei militanti: «Senza alcun apparentamento con coalizioni, senza quasi autenticatori, la Lista
“Amnistia Giustizia Libertà” rischia di non poter essere presentata in Piemonte».