Natale in ostaggio di novelli Scrooge

Sono un complottista. Non credo alla favola della crescita proclamata dal clan Bilderberg che sovrintende al nuovo ordine mondiale. "Morire per Maastricht" significa crescere popoli di schiavi con la complicità dei governanti

“Quando il sangue inizia a scorrere per le strade è il momento di comprare” è una massima del defunto  barone Rothschild, un uomo la cui ferocia finanziaria lo proietterebbe di buon diritto alla presidenza onoraria del clan Bilderberg (il nuovo ordine mondiale con filiale anche  a Roma ), il clan dal retrogusto massonico che vuole “distruggere per creare” e avalla i governi che spacciano l’Europa delle banche e della finanza come Europa dei popoli, tramando a porte chiuse all’ombra della globalizzazione.  

Prodi, Amato, Scognamiglio, De Michelis, Romiti, Tremonti, Confalonieri, Annunziata, Mieli, Elkann, Stanca, Abete, Mario Monti, Enrico Letta, sono solo alcuni nomi eccellenti del clan. Sono all’apparenza umani molto diversi tra loro, ma ognuno è un puntino e, come nel gioco della settimana enigmistica, basta unirli per svelare il disegno affamatore delle classi lavoratrici e intermedie, nel nome del dio denaro e del potere ad appannaggio dei pochi manovratori.  

Allo scopo, vogliono illuderci di esportare il modello democratico occidentale fuori Europa col paravento della mondializzazione, ma in realtà stiamo importando la povertà da altri continenti accettando da anni  paghe da fame o contratti capestro, come in Bangladesh.

Il continente è fertile per la reazione e l’ultradestra, in ascesa in tutta Europa, armata anche dal governo italiano, dalle rigide politiche d’austerità lontane anni luce dal moto perpetuo del progresso che uomini di centrosinistra (?) come Enrico Letta dovrebbero invece rappresentare, andando a Bruxelles dicendo chiaro e tondo: io il mio Paese non lo affamo, da ieri non paghiamo più, ridiscutiamo tutti i patti, da Maastricht, a Lisbona fino al fiscal compact del 2014 che sarà la pietra tombale della nostra sovranità.

Ma un eurocrate inflessibile come Enrico Letta un passo del genere non lo farà mai. È più aderente al disegno Bilderberg distrarci ogni fine anno con la favola della “crescita” appena  girato l’angolo di San Silvestro e, quando il premier favoleggia la crescita, mi chiedo se è stupido o è in malafede. Ma Letta è uomo molto intelligente, scrisse anche un saggio edito nel 1997 con velleità di formare gli europei italiani, l’unico libro al mondo che non è necessario leggere perché ha la trama e la tragedia finale scritta già nel titolo: ”Morire per Maastricht”. No signor Letta, così non si fanno gli europei, così si fanno gli schiavi. Buon Natale.

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