Santo Stefano, aiutaci tu
Benito Maria Possemato, Cons. com. I love Biella 08:41 Giovedì 21 Agosto 2014 0La prima occasione per segnare la discontinuità della nuova amministrazione di Biella da quella di Gentile è la ripavimentazione ex novo di piazza Duomo, progetto che mi vede da sempre contrario, soprattutto per una questione di priorità
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Nel mio nuovo mandato di consigliere comunale di maggioranza a Biella, pur nel vincolo di lealtà che mi lega al neo sindaco Marco Cavicchioli e che rispetterò, non farò il silente testimone di quelle nozze.
Il mio primo vero banco di prova sarà la ripavimentazione ex novo di piazza Duomo che mi vede da sempre contrario a quel progetto soprattutto per una questione di priorità ma dove potremmo dare, come maggioranza, anche un forte segnale di discontinuità con il servilismo di Donato Gentile, rimettendo al centro la laicità della politica. L’ex sindaco ha messo sul piatto più di 600.000 euro di fondi comunali per lo stravolgimento della piazza di proprietà del Capitolo Cattedrale di Santo Stefano. Cavicchioli chiede saggiamente tempo e l’illustrazione pubblica del progetto prima di decidere. Nel mentre, propongo la mia
Variando il progetto, destinerei parte di quel denaro per la manutenzione ordinaria della città con un programma di medio termine, redigendo con la giunta e le parti sociali competenti tre elenchi.
Nel primo si stilano i beni pubblici da “adottare” senza interferire con gli appalti già in essere o a divenire (penso, ad esempio, alla pulizia di fossati e cunette a parco del Bellone o della Burcina), ma la lista delle necessità fuori budget ordinario potrebbe essere implementata anche dai biellesi, magari online su apposito sito.
Nel secondo elenco si iscrivono coloro che, anche grazie al nostro patrono Santo Stefano, lavoreranno in piccole squadre d’intervento da definirsi e verranno retribuiti dal comune di Biella. Non un lavoro a tempo pieno ma almeno pillole di fiducia nel futuro a chi è in attesa di occupazione e ora si sente perduto.
Nella terza lista occorre che ci iscriviamo su base volontaria proprio noi, i politici locali di ogni sensibilità, dai consiglieri comunali a salire per farci referenti e responsabili ciascuno per una squadra e un bene “adottato”, per tenerci a contatto con la realtà e dando la disponibilità gratuita e cadenzata di un nostro piccolo ritaglio di tempo perché la situazione è grave e metterci solo la faccia non è più sufficiente, dobbiamo metterci anche le braccia. Sono a disposizione, ho già arrotolato le maniche.