Ecoreati, presto una legge

In via di approvazione un provvedimento atteso da 15 anni, proprio nei giorni in cui si apre il processo Eternit-bis. Tra le novità, l'inasprimento del quadro sanzionatorio, il raddoppio dei termini di prescrizione e l'introduzione del reato di omessa bonifica

Lunedì si è aperto il processo Eternit-bis che vede imputato Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero proprietario della fabbrica che produceva amianto con l'accusa di omicidio volontario.
 
E le eccezioni proposte dall'avvocato di Schmidheiny di "violazione dei diritti umani" nei confronti del suo assistito, per ottenere il trasferimento del processo a Ivrea per competenza territoriale, risuonano beffarde alle orecchie di chi davvero ha subito una violazione dei diritti umani, ossia quello alla salute, come la comunità di Casale Monferrato.
 
Speriamo ora in una nuova pagina per il conseguimento di giustizia da parte di tutti quei lavoratori e ormai sempre più cittadini comuni colpiti da mesotelioma, dopo che la sentenza della Corte di Cassazione del novembre scorso aveva considerato prescritto il reato di disastro ambientale, suscitando scalpore e amarezza in tutti quanti, di fronte all'impossibilita di far coincidere il diritto con la giustizia e che rappresenta una ferita ancora aperta per Casale Monferrato.
 
“La prescrizione non risponde a esigenze di giustizia ma ci sono momenti in cui diritto e giustizia vanno da parti opposte” aveva detto il procuratore generale della Cassazione durante la lettura della sentenza. 
 
Proprio lo scalpore e l'indignazione di quei giorni spinsero il premier a stanziare 75 milioni di euro per il triennio 2015-2017, necessari per terminare la bonifica nei siti di interesse nazionale di Casale Monferrato, perché la strage continua causata dall'amianto non ricadesse anche sulle generazioni future.
 
La richiesta dei Pubblici Ministeri Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace per il rinvio a giudizio di Stephan Schmidheiny è di omicidio volontario ai sensi dell’articolo 81 del Codice Penale, e riguarda 258 vittime causate da Eternit di cui 68 lavoratori degli stabilimenti di Cavagnolo, Casale Monferrato, Rubiera e Bagnoli. Gli altri 190 decessi per mesotelioma sono semplici cittadini di Casale, per esposizione di tipo ambientale e familiare. Il Comune di Casale Monferrato con quello di Rosignano, Afeva e le tre sigle sindacali si sono già costituiti parte civile, nella speranza che finalmente questa triste vicenda si concluda con un atto di giustizia.
 
Nel frattempo dovrebbe essere approvata definitivamente la proposta di legge sugli ecoreati, che sta attendendo l'ultima lettura in Senato, un provvedimento atteso da  oltre quindici anni che consente al nostro Paese di fare un passo avanti decisivo nell’azione di contrasto all’illegalità ambientale, in attuazione alla direttiva n.  2008/99/CE attraverso l’introduzione nel nostro ordinamento di nuove fattispecie delittuose, incentrate sulla produzione di un danno all'ambiente. 
 
La nuova normativa sarà ispirata essenzialmente a tre obiettivi:
 
- l' inasprimento del quadro sanzionatorio per le condotte che danneggiano l'ambiente (oggi punite prevalentemente a titolo di contravvenzione), inserendo nuovi delitti nel codice penale;
 
- il raddoppio dei termini di prescrizione per i nuovi delitti;
 
- il ravvedimento operoso  mediante una diminuzione di pena nei confronti di chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori. 
 
Inoltre viene introdotto il reato di omessa bonifica.
 
Ma oltre che della bonifica e della giustizia, si deve aprire un tempo della speranza. E a tal proposito le istituzioni a partire  dal Ministero della Sanità e dalla Regione Piemonte devono concentrare risorse e professionalità nella ricerca per la cura del mesotelioma, per dare una speranza a tutte le persone che purtroppo nei prossimi anni contrarranno ancora questa patologia.
 

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