Buono scuola, no a scontri ideologici

Le associazioni della Scuola Libera desiderano richiamare l’attenzione del Presidente Chiamparino, dell’Assessore Pentenero e del Consiglio regionale tutto sulla necessità di un confronto costruttivo e tempestivo

Le Associazioni del Movimento Scuola Libera (associazioni delle scuole cattoliche paritarie: AGESC, CIOFS Scuola, C.d.O, CNOS Scuola, DIESSE, DISAL, FIDAE, FISM, FOE) esprimono apprezzamento per il dialogo e il confronto con chi in Consiglio e nella Giunta della Regione Piemonte si sta impegnando per dare una risposta alle famiglie degli alunni piemontesi che sono in attesa dell’uscita del bando per il contributo al diritto allo studio (buono scuola).
 
Concordano con il contenuto degli emendamenti presentati per la Giunta Regionale dall’assessore Pentenero in merito alla pubblicazione del bando entro il mese di gennaio 2016 – comprendendo gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016 – in modo da dare alle famiglie la possibilità di scegliere dove iscrivere i propri figli, alla semplificazione dell’iter procedurale del contributo stesso, eliminando la verifica dei Comuni che spesso ne rallenta l’erogazione, e affinché  il contributo possa essere assegnato con un voucher direttamente alle famiglie.
 
Aldilà della contingenza dell’anno in corso e delle difficoltà che le famiglie hanno dovuto affrontare attendendo un anno intero la pubblicazione del bando e vedere poi due anni scolastici accorpati in un Bando unico e fortemente dilazionato nel tempo, le Associazioni del Movimento Scuola Libera desiderano richiamare l’attenzione del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, dell’Assessore all’Istruzione Gianna Pentenero e del Consiglio regionale tutto sulla necessità di un confronto costruttivo e tempestivo che possa, per gli anni futuri, costruire un bando che metta le famiglie piemontesi nella condizione di scegliere liberamente la scuola in cui iscrivere i propri figli e dia loro maggiori garanzie su tempistiche e risorse  disponibili. Troppo spesso il “buono scuola” è stato uno strumento di propaganda o di scontro ideologico dimenticando che esso, invece, concretizza un principio di libertà che non dovrebbe essere messo in discussione.
 
*Giulia Bertero (AGESC), Suor Anna Maria Cia (CIOFS Scuola), Padre Vitangelo Carlo Maria Denora S.J. (FIDAE), Aldo Rizza (DISAL), Bruno Stuardi (DISAL), Redi Sante Di Pol (FISM), Vincenzo Arnone (DIESSE), Vincenzo Silvano (FOE)

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