Per la sinistra è meglio Schlein

Il 26 febbraio voterò alle primarie aperte del Pd scegliendo Elly Schlein come segretaria per un partito che rappresenti l’anima di una sinistra credibile e popolare, capace di riconnettersi a quei mondi del lavoro, dell’accoglienza, della scuola e del terzo settore che da tempo hanno preso le distanze dalla politica. Nella prima fase ho sostenuto Gianni Cuperlo ma credo che ora sia necessario uno scatto più netto, un passo deciso verso un progetto in grado di costruire ponti, ridare fiducia ai tanti delusi e disamorati che hanno scelto di astenersi. Un Pd che si apra di più e ponga le basi per una maggiore partecipazione di tutte e tutti anche in Piemonte.

Elly Schlein ha proposto un’idea della politica che guarda alle grandi sfide del cambiamento climatico, decisamente esigente sui temi sociali e sulla lotta alle diseguaglianze, attenta e propositiva sui diritti civili per essere all’altezza delle sfide del mondo contemporaneo. Per realizzare tutto ciò c’è bisogno di un profondo rinnovamento, di coraggio ed entusiasmo, cose che sino ad oggi sono mancate anche nella nostra regione oltre che a livello nazionale. La sconfitta del Partito Democratico e del centrosinistra diviso alle scorse elezioni e alle regionali, con la conseguente consegna del nostro Paese a un governo di destra, esige una svolta netta e visibile. Reclama una concretezza e una attenzione alla società e alle domande di trasformazione e di protezione che milioni di persone avanzavano senza ricevere adeguate risposte da parte del Pd e della sinistra.

Oggi le condizioni di vita di milioni di persone sono peggiorate, moltissimi hanno difficoltà a immaginare il loro futuro, aumenta la povertà anche nelle zone con maggior reddito, il lavoro povero continua ad esistere e in pochi anni i salari italiani hanno perso circa il 10percento (in Germania sono aumentati del 33%, in Francia del 31%). Inoltre, la precarietà rimane il segno distintivo per giovani e donne e le diseguaglianze crescono e sono sempre più evidenti. Se il Pd vuol tornare protagonista deve essere lo strumento per un cambiamento reale, percepibile. Tra i due candidati alla segreteria del Pd Elly Schlein appare più innovativa e può aprire un percorso politico capace di generare un Pd nuovo che sia il perno di una coalizione di centrosinistra unita, competitiva e vincente. Del resto, il rilancio di una politica e di uno schieramento progressista, a poco più di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte, dovranno essere il principale assillo di chi crede possibile una alternativa all'attuale centrodestra che non ha cerro brillato per capacità e concretezza.

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