Piemonte inverta il trend. Subito

Caro direttore, hai pienamente ragione.
Basta propaganda, nell’interesse dei piemontesi di oggi e di domani. I medici che non dicono la verità sullo stato di salute della nostra economia non sono buoni medici. Ho denunciato per primo nel 2008 la minore crescita del Piemonte rispetto alla media nazionale. Lo ripetei da sottosegretario di Stato ai trasporti nel 2009 alla Bresso e al presidente degli Industriali Carbonato. Non credettero ai dati Istat che avevo studiato e raccolto come dovrebbe fare ogni politico per bene, che guarda i dati della crescita economica da cui dipende il lavoro e il benessere dei cittadini come un medico per bene analizza le analisi del sangue del paziente.

L’unico che in qualche modo mi ha seguito è stato Cirio anche se poi nella sua amministrazione, che non ha invertito la tendenza economica della Regione, ha inserito persone per bene ma che non hanno mai badato a tali cose. I partiti non ne hanno mai fatto argomento di discussione, preoccupati piuttosto di organizzare le elezioni e la raccolta delle preferenze, molto meno interessati alla esperienza e alla competenza. Tra i candidati al Consiglio regionale alle recenti elezioni ero l’unico ad essere stato al Governo nazionale e l’unico ad amministrare una azienda privata ma anche i cittadini torinesi e i giornali torinesi hanno privilegiato altre caratteristiche e altri contenuti della campagna elettorale.

In questi anni da cittadino semplice ho fatto la mia parte per portare lavoro a Torino, prima spostando la Autorità dei Trasporti da Roma a Torino poi organizzando insieme alle madamin la grande manifestazione Sì Tav del 10 novembre 2018. Quella manifestazione fu determinante per convincere la Lega alleata al governo coi Cinque stelle a bocciare la mozione Notav del M5s.

Da ultimo mentre deputati e assessori regionali non dicevano nulla fui io a protestare contro l’assenza di fondi a favore del settore auto nell’ultima Finanziaria del Governo Draghi. La mia iniziativa raccolse pareri positivi di alcuni parlamentari, di Airaudo e dell’on. Molinari che seppe trasformare la mia proposta in mozione parlamentare che portò al fondo Giorgetti per il settore auto che il Ministro Urso sta usando nel modo migliore, ponendosi l’obiettivo di riportare la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di unità l’anno. È l'iniziativa di Urso che ha portato Tavares ad annunciare l’arrivo della 500 ibrida a Mirafiori altrimenti noi avremmo avuto solo la fabbrica del riciclo e la 500 elettrica .

Queste battaglie, lo ripeto, le ho fatte da cittadino semplice, senza disporre di fondi o di norme regionali che come hai visto non hanno fatto invertire la rotta alla nostra regione. Ecco perché ho chiesto a Lo Russo e al sindacato di schierarsi dalla parte di Urso e non di stare in mezzo tra Stellantis e il Governo nazionale. Se Urso vince, Torino ne avrà i maggiori benefici e potrà ripartire altro che Ruota panoramica.

In questi anni di decrescita si sono lasciate andare anche le infrastrutture autostradali e ferroviarie mentre la Tav andava avanti lentamente, troppo lentamente. Pensa che il primo traforo di Cavour grazie a maestranze piemontesi e italiane e ai tre ingegneri Sommeiller, Grandis e Grattoni venne ultimato prima del tempo. Qui nessuno che capisce che i ritardi nella Tav e nelle opere ci fanno perdere sviluppo e opportunità di crescita e di lavoro.  Io valuto che ogni anno di ritardo nella Tav ci tolga 1 miliardo di pil.

Anche se non sono stato eletto io però non mollo la mia battaglia per rilanciare Torino e il Piemonte perché hai ragione Tu, se non ci riprendiamo subito poi il distacco aumenterà perché verremmo considerati meno attrattivi e competitivi.

Grazie della ospitalità

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