GRANDI EVENTI

Chiamparino per il bis olimpico, nonostante il sabotaggio grillino

Il governatore rivendica i risultati dei Giochi di dodici anni fa anche se grazie alle intemperanze M5s si riducono sempre di più le speranze di rivedere i Cinque Cerchi a Torino. Sosterrà la candidatura del capoluogo piemontese

Torino 2006 è stato un successo, l’ipotetico bis è finora un mezzo fiasco: almeno nella gestione della candidatura. Dopo aver lasciato campo libero a Chiara Appendino, per rispetto e fair play istituzionale, non al punto però da lasciar passare lo sgarbo di essere stato tenuto all’oscuro dei contenuti del dossier, Sergio Chiamparino conferma che sosterrà “con convinzione” le (residue) ambizioni del capoluogo piemontese con le sue montagne a organizzare le Olimpiadi invernali del 2026. Sebbene non abbia affatto gradito, per usare un eufemismo, le bordate critiche giunte ancora ieri dai consiglieri grillini sull’edizione che lo ha visto dodici anni fa sindaco in carica e protagonista. Domani al sottosegretario Giancarlo Giorgetti il governatore aggiungerà anche la sua autorevole voce a quella assai più irresoluta di Appendino che, nella speranza di ammansire i ribelli, nel suo intervento in Sala Rossa ha affermato di voler correggere “quello che allora non ha funzionato”.

Chiamparino, “forte dell’esperienza del 2006, pressoché unanimemente ritenuta esemplare dal punto di vista del successo sportivo, della legalità, dell’utilizzo razionale delle risorse e della gestione economica” ricorda come si sia conclusa “con un avanzo di amministrazione sia per l’Agenzia Torino 2006, 10 milioni, che ha realizzato gli investimenti, sia per il Toroc, 100 milioni”. Un evento che ha potuto contare sullo “straordinario coinvolgimento dei cittadini torinesi e piemontesi i quali ancora oggi, non casualmente, in larghissima maggioranza auspicano che le Olimpiadi invernali tornino a Torino”. Senza entrare nel merito dei famosi (e fumosi) “paletti” piantati dalla maggioranza grillina sulla strada della candidatura, il presidente non rinuncia a una stoccata critica: “Purtroppo gli interventi di una parte del movimento pentastellato torinese sembrano, anzi sono, fatti apposta per allontanare questa prospettiva. Dobbiamo invece far prevalere la forza e la coesione di un territorio che ben conosce il valore avuto da Giochi 2006 per far crescere la visibilità internazionale di Torino, il turismo e l’orgoglio di essere torinesi”. Ieri, in Sala Rossa, durante la seduta del Consiglio comunale, più di un esponente grillino ha infatti definito "disastrosa" l'esperienza di Torino 2006, al punto che alcuni di essi rimangono scettici - se non dichiaratamente contrari - rispetto alla prospettiva di tornare a vede i Cinque Cerchi sul capoluogo piemontese.