FIANCO SINISTR

Rifondazione alza bandiera bianca

Fallisce il progetto di dar vita a una lista "alternativa" alla coalizione di Chiamparino. Locatelli si arrende e punta il dito contro i "reggicoda" del governatore. Domani Liberi Uguali Verdi presenta i suoi candidati

Dalla bandiera rossa a quella bianca. Non “la trionferà” alle prossime elezioni regionali, anche perché non ci sarà alcuna lista, partito o coalizione alla sinistra di Sergio Chiamparino. È costretta ad arrendersi Rifondazione Comunista, la più attiva nel cercare di costruire uno schieramento “alternativo” in vista delle urne del 26 maggio: un rassemblement che racchiudesse l’area di Potere al Popolo, i seguaci di Luigi De Magistris e poi associazioni, comitati, circoli. Tutti, ostinatamente, a sinistra della sinistra perché per dirla con Gaber “qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri”. Ma questa volta gli spazi si sono rivelati più angusti del solito.

“Prendiamo atto dell’insussistenza di questo progetto e non certo per responsabilità del nostro partito ma per responsabilità grave di quanti hanno scelto opportunisticamente di fare da reggicoda ai disegni politici di Chiamparino o hanno scelto di non fuoriuscire dalla propria autoreferenzialità” attacca il segretario torinese di Rifondazione, Ezio Locatelli. Ce l’ha con il consigliere uscente di Palazzo Lascaris Marco Grimaldi, che tre anni orsono aveva scaricato il Pd per sostenere una coalizione alternativa a Piero Fassino risultata (quasi) decisiva per costringere il Lungo al ballottaggio e poi farlo soccombere contro Chiara Appendino. Questa volta, invece, l’ex numero uno della Sinistra Giovanile coprirà il fianco sinistro di Chiamparino mentre il governatore corre all’inseguimento della Lega, ancora nettamente avanti nei sondaggi. Per farlo ha realizzato una lista ad hoc: Liberi Uguali Verdi, diritti sociali ed ecologia, un target elettorale di giovani e giovanissimi cui si aggiunge qualche nostalgico dei bei tempi andati. La lista rosso-verde sarà presentata domani al Pastis, noto locale della movida torinese, nel cuore del Quadrilatero romano, a conferma di quel perfido epiteto che appella questa nuova gauche, come la sinistra dell’apericena.

“La presentazione di una lista in alternativa agli schieramenti liberisti di centrosinistra, centrodestra e M5s, in virtù di leggi antidemocratiche fatte apposta per escludere le forze antagoniste, necessitava di un grande sforzo organizzativo di raccolta firme autenticate in tutte le circoscrizioni provinciali della Regione che solo uno schieramento largo poteva essere in grado di affrontare – si rammarica Locatelli –. Nel prendere atto di questa situazione di difficoltà rivendichiamo con orgoglio la nostra cultura unitaria, di soggetto impegnato a costruire un fronte antiliberista”. Rifondazione correrà alle prossime europee con la lista di Sinistra Europea, ma “nessun appoggio, nessun voto alle liste di supporto a Chiamparino”.