FASE 2

"Aprite le scuole" (non il Poli)

Il rettore Saracco critica la mancata apertura degli istituti. Ma lui è il primo a tenere il suo ateneo in lockdown anche nel prossimo anno accademico e anzi mette le aule a disposizione di elementari e medie

“Aprire le scuole è fondamentale per la salute di bambini e ragazzi e per la ripartenza lavorativa dei genitori”. A parlare è il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, lo stesso che ha redatto protocolli di sicurezza per riaprire fabbriche e scuole e che ha deciso di tenere chiuso il proprio ateneo almeno per i primi sei mesi del prossimo anno accademico, quindi fino a febbraio 2021. Saracco è intervenuto oggi agli Avio Aero Talk, una serie di appuntamenti virtuali promossi da Avio Aero, business di Ge Aviation, per i propri dipendenti in cui ospiti esterni portano il loro contributo su tematiche attuali. Il “Magnifico” di corso Duca degli Abruzzi ha portato la sua testimonianza, dopo l’esperienza alla guida della task force chiamata per pensare alla nuova sicurezza sul lavoro necessaria per le fasi 2 e 3 post Covid-19: “I lavoratori – ha detto – saranno gli ambasciatori della sicurezza nella società. Chi frequenta, o frequenterà, i nuovi ambienti lavorativi sarà soggetto a protocolli di sicurezza elevati e l’abitudine a questi potrebbe essere la chiave di volta per una nuova sensibilità”.

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Resta da capire a questo punto perché il Politecnico non riprenderà a settembre la propria normale attività, con lezioni in presenza, consentendo così ai fuori sede di venire a Torino per l’inizio dell’anno accademico e agli studenti del programma Erasmus di raggiungere il capoluogo piemontese. Ma c'è di più. L'assessore all'Istruzione di Palazzo Civico Antonietta Di Martino, a proposito delle iniziative del Comune per riaprire le scuole, ha dichiarato che “il Politecnico si è reso disponibile a fornire degli spazi per ampliare quelli delle scuole del centro”, non avendo l'ateneo lezioni in presenza l’anno prossimo. Insomma, il rettore cede le sue aule alle scuole cittadine e rinuncia ad aprirle per i suoi studenti. Per quanto riguarda l'attività didattiva del Politecnico Saracco parla di apertura attraverso una “modalità mista, con il 25% della capienza delle aule per gli studenti in presenza e la garanzia per tutti di poter seguire le lezioni online per entrambi i semestri”. Giri di parole per dire che no, il Politecnico di Torino, al contrario della maggior parte degli atenei italiani, non riaprirà, rinunciando a un gran numero di studenti fuori sede (sono 15mila ogni anno) e arrecando un danno non da poco alla città.