EMERGENZA SANITARIA

Cirio riattiva l'Unità di crisi h24

Di fronte all'escalation dei contagi il governatore del Piemonte pronto a ripristinare la struttura per l'emergenza così come durante la prima ondata. Giro di vite sulla vendita degli alcolici anche negli esercizi commerciali. Tutte le misure nell'ordinanza che verrà firmata domani

Verrà emanata domani l’ordinanza della Regione che da un lato si allinea alle nuove disposizioni del dpcm del Governo, dall’altro aggiunge una serie di prescrizioni valide solo per il Piemonte per arginare l’epidemia dopo gli ultimi dati che registrano una escalation dei contagi e un incremento dei ricoveri. Tra le norme previste c’è quella con cui il governatore Alberto Cirio proroga l’attività dell’Unità di crisi fino al 31 gennaio del prossimo anno ripristinandone l’attività h24 e trasferendo la sede da corso Marche, dove si trova ora, al civico 19 di via Silvio Pellico a Torino, dove ha sede il Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive). Un provvedimento invocato questa mattina dai consiglieri regionali Pd  Daniele Valle e Domenico Rossi

 

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Per quanto riguarda le attività economiche verrà prescritto il divieto della vendita di alcolici dalle 21 per tutte le attività commerciali, compresi i supermercati. Divieto che ovviamente non vale per chi consuma al tavolo nei ristoranti. A proposito di ristoranti, questi avranno l’obbligo di tenere un registro delle presenze e dei contatti di tutti i clienti, estendendo quanto previsto dalle linee guida per la riapertura, emanate con l’inizio della Fase 2, che prevedevano l’obbligo di registrare solo i clienti che prenotavano il tavolo e non per gli avventori dell’ultimo momento. Infine, riguardo le Rsa, sarà previsto l’obbligo di iscrizione alla piattaforma Covid per tutte: a oggi infatti delle oltre 700 strutture in Piemonte, solo 500 circa aggiornano i loro dati sul sistema.

L’ordinanza sarà firmata da Cirio domani mattina, dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il prefetto e rimarrà valida fino al 13 novembre, quando scadrà il dpcm del premier Giuseppe Conte.