EMERGENZA SANITARIA

Test rapidi a rilento

Non basta annunciarli, i tamponi veloci sono fermi. Federfarma Piemonte sta ancora lavorando per risolvere le ultime questioni tecniche per rendere disponibile la piattaforma per la prenotazione. Opposizioni contro Cirio: "La smetta con l'annuncite"

Test rapidi a rilento. Il sistema di prenotazione in farmacia dei tamponi rapidi e dei test sierologici a domicilio o in farmacia, presentato la scorsa settimana, non è ancora partita. Federfarma Piemonte sta lavorando con l’azienda partner, la Alpha Pharma Service, per risolvere le ultime questioni tecnico amministrative necessarie a rendere disponibile la piattaforma per la prenotazione dei test, che si deve interfacciare con quelle regionali di tracciamento. Non appena operativa, la nuova piattaforma consentirà al cittadino di prenotare in farmacia il tampone rapido, che verrà effettuato da un infermiere a domicilio. Sarà possibile prenotare anche il test sierologico rapido, che potrà essere effettuato a domicilio o direttamente in farmacia.

Un ritardo sulla tabella di marcia che dà agio all’opposizione di denunciare l’ennesima “annuncite” della Regione. “Sono passati cinque giorni dalla conferenza stampa del 21 ottobre in cui il presidente Alberto Cirio annunciava l’immediata disponibilità (“la delibera l’abbiamo assunta ieri, quindi le farmacie da oggi sono in grado di ricevere le prenotazioni”) del servizio di prenotazione in farmacia per i tamponi rapidi e ad oggi i cittadini non possono ancora ricevere questo servizio”, dichiarano Daniele Valle e Domenico Rossi, rispettivamente coordinatore del gruppo d’indagine sull’emergenza Covid e vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Ancora questa mattina, infatti, sull’applicativo delle farmacie non è possibile ordinare il tampone né prenotare il servizio degli infermieri, né ci sono previsioni attendibili.

La stessa Federfarma, che il 21 ottobre non aveva ancora ricevuto la delibera di giunta, in due note del 21 e 23 ottobre inviate ai propri associati, indicava genericamente la settimana successiva per l’inizio del servizio. “Ci auguriamo che, nelle prossime ore, la situazione si sblocchi, rendendo disponibile uno strumento che consideriamo anche noi strategico nello sforzo di tracciamento e contenimento del virus, necessario per continuare a testare sintomatici e asintomatici.

Anche questa volta si è ingenerata un’aspettativa elevata nella cittadinanza che ora rimane frustrata, peraltro spingendo cittadini che vogliono sottoporsi a tampone a recarsi inutilmente in un esercizio pubblico come le farmacie e creando situazioni di inutile rischio. Forse sarebbe meglio che questa giunta cominciasse a dosare meglio gli annunci e a valutarne le conseguenze”, concludono gli esponenti del Pd.

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