ECONOMIA DOMESTICA

Mentre il Governo chiude tutto, in Piemonte aprono nuove imprese

Piccoli segnali di ripresa nel terzo trimestre dell'anno in cui Unioncamere registra un incremento delle partite Iva. A trainare sono il comparto turistico e quello edile (grazie al superbonus). Torino è la provincia più vitale

Un piccolo segnale di ripresa o quantomeno di vitalità dopo la scure del lockdown e la crisi che ha innestato. Nel terzo trimestre, quello tra luglio e settembre, il numero delle imprese in Piemonte è aumentato di 1.388: sono state 4.763 le nuove nate a fronte di 3.375 cessazioni. Il numero complessivo (427.137) resta tuttavia il più basso degli ultimi cinque anni, a conferma di un trend consolidato di costante decrescita. Lo registra Unioncamere Piemonte nel suo periodico censimento. 

Il Piemonte si conferma in settima posizione tra le regioni italiane, con il 7% delle imprese nazionali. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,33%, migliore rispetto a quanto registrato nel III trimestre del 2019 (+0,13%) e in linea con il risultato medio nazionale (+0,39%). Rispetto ai primi due trimestri del 2020 – in cui il flusso delle nuove aperture e delle chiusure era stato influenzato dall’emergenza sanitaria – il trimestre estivo sembra aver segnato un ritorno alla “normalità”.

Il comparto con l’incremento più consistente è stato il turismo (+0,73%), la cui dinamica ha beneficiato positivamente, nonostante le difficoltà indotte dalla pandemia, della stagione estiva. Al secondo posto si è collocato il settore edile che, grazie anche alle risorse destinate all’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare (il cosiddetto superbonus 110%), tra luglio-settembre, ha registrato un incremento del +0,62%. Gli altri servizi sono cresciuti dello 0,58% e il commercio, infine, ha evidenziato un tasso leggermente inferiore alla media complessiva (+0,24%). Restano in contrazione il comparto industriale (-0,06%) e quello agricolo (-0,04%).

A livello territoriale il risultato migliore appartiene al capoluogo regionale, che chiude il III trimestre con un tasso di crescita del +0,41%. Seguono, con tassi superiori alla media regionale, il Verbano Cusio Ossola (+0,35%) e Novara (+0,34%). Asti e Alessandria registrano entrambe un tasso pari al +0,26% e la vicina Cuneo segna un +0,23%. Chiudono il quadro regionale Vercelli (+0,13%) e Biella che evidenzia una sostanziale stabilità (+0,01%).

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