LA (S)QUADRA

Ecco la giunta Lo Russo: Favaro vicesindaco

Quattro esterni: oltre alla numero due di Palazzo Civico entrano Nardelli (Bilancio), Purchia (Cultura) e all'Urbanistica il milanese Mazzoleni. Tre caselle al Pd, una a testa per gli alleati minori. Chiavarino (lista civica) ottiene il Commercio

Il dado è tratto. Stefano Lo Russo s’appresta a presentare la sua nuova giunta: quattro tecnici, tre del Pd uno a testa tra gli alleati minori della coalizione. Si parte dai quattro esterni che dovrebbero dare spessore alla giunta. Al Bilancio e alle Partecipate confermato il nome della commercialista Gabriella Nardelli, professionista di rango che ha già seguito, a capo di Metro Holding, l’ingresso della Città metropolitana di Torino in Iren oltre a essere in svariati collegi di revisione a partire da Caat e Smat. È colei che ha firmato il bilancio consolidato di Roma Capitale Alla Cultura c’è Rosanna Purchia, che proprio in queste ore concluderà il suo lavoro al Teatro Regio, rimesso in sesto dal punto di vista dei conti, dopo tredici mesi di commissariamento. Il ruolo di vicesindaco lo prenderà la fedelissima Michela Favaro, assieme alle deleghe di Personale, Patrimonio, Legalità e Appalti. Classe 1973, ex capo di Afc, la società pubblica che si occupa della gestione dei cimiteri, Favaro sarà colei che dovrà occuparsi dei dossier più complessi che pioveranno sulla scrivania del sindaco. Il super tecnico all’Urbanistica è invece Paolo Mazzoleni, urbanista milanese, già presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano che otterrà anche l'Edilizia privata.

Il Pd prende solo tre assessori: la prima eletta Chiara Foglietta ottiene il super assessorato a Transizione ecologica, Innovazione, Mobilità, Trasporti e Cimiteri, il segretario Mimmo Carretta rappresenterà l’area del Pd che ha sostenuto sin dall’inizio Lo Russo e otterrà lo Sport, Turismo, Grandi eventi e Rapporti con il Consiglio; alla seconda eletta Gianna Pentenero vanno Lavoro, Attività produttive, Sicurezza e Polizia municipale. Restano fuori i tanti aspiranti dem a un posto in squadra: primo fra tutti l'ex sindaco di Ciriè Francesco Brizio, dato per certo nei giorni scorsi in quota Stefano Lepri, a capo della corrente cattodem, ma anche l'ex assessore Enzo Lavolta e una delle prime elette in lista Nadia Conticelli.

La rappresentanza della Lista Civica di Lo Russo è stato uno dei principali nodi da sciogliere in questi frenetici giorni di trattative. Inizialmente le posizioni erano due, ma lo schema prevedeva il primo eletto Paolo Chiavarino alla presidenza della Sala Rossa e una delle due non elette – Carola Messina o Elena Apollonio – in giunta con deleghe di secondo piano. La scelta, tuttavia, del diretto interessato di optare per l’esecutivo ha portato il coordinatore Mario Giaccone a puntellare la sua posizione con competenze di primo piano a partire dal Commercio. Alla fine dei giochi a incastro salta Anna Maria Poggi, che è stata all'inizio tra le papabili per il ruolo di numero due, ma che Lo Russo avrebbe voluto intestare proprio a Giaccone: di fronte alla sua indisponibilità la docente universitaria è uscita dal novero. 

Confermato un assessorato a testa per tutti gli alleati minori entrati in Sala Rossa: Carlotta Salerno dei Moderati deve rinunciare al Commercio e ottiene Istruzione, Politiche giovanile e Progetti di rigenerazione urbana. Un posto in giunta anche per Jacopo Rosatelli di Sinistra Ecologista (Politiche sociali, Salute, Casa, Diritti e Pari opportunità) e Francesco Tresso di Torino Domani (Decentramento, Anagrafe, Servizi civici e Manutenzioni).

Il sindaco manterrà per sé le deleghe alla Comunicazione e alla Promozione della città, Avvocatura e Coordinamento dei progetti legati ai fondi europei del Pnrr.