SANITÀ DEL FUTURO

"Insensato fare Molinette 2",
Pd contro l'Ordine dei Medici

Valle e Salizzoni bocciano l'"apertura" del presidente dei camici bianchi Giustetto al forte ridimensionamento del progetto. Per i dem il Parco della Salute non si può ridurre al rifacimento del vecchio ospedale. Acquisire un'area per la torre materno-infantile

“Ci sorprende vedere chi rappresenta una parte importante del mondo sanitario finire per avallare le intenzioni di Cirio ed Icardi, ovvero affossare il Parco della Salute e limitarsi ad un nuovo ospedale che sostituisca le attuali Molinette”. Arriva a strettissimo giro di posta la reazione del Pd, all’intervento del presidente dell’Ordine dei Medici Guido Giustetto nel dibattito, sempre più acceso, sull’incerto futuro del polo sanitario. “L’unico vero peccato originale è quello che sembra voler impedire a Torino e al Piemonte di portare a termine progetti grandi, innovativi e capaci di riscrivere il futuro del nostro territorio. Si preferisce disfare tutto, rimettere perennemente in discussione le scelte fatte, ripartire da zero”, scrivono in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle e il suo predecessore e compagno di partito, l’ex primario delle Molinette Mauro Salizzoni

Per i dem “rinunciare ad un’infrastruttura che unisce cure, ricerca ed innovazione, per ripiegare su una “Molinette 2”, sarebbe una scelta miope, che condannerebbe Torino a non avere mai più un importante Polo in grado di competere con lo Human Technopole di Milano e con le infrastrutture sanitarie europee e internazionali, così come è sbagliato ed anacronistico affrontare il tema in termini di posti letto, oramai è a tutti chiaro a livello internazionale che un ospedale con più di mille posti letto non è facilmente gestibile”.

Dai banchi dell’opposizione a Palazzo Lascaris si fa notare inoltre come “con un dialogo competitivo in corso, cambiare radicalmente il progetto vorrebbe dire tornare alla casella di partenza, cosa che non deve essere chiara a chi addirittura invita a trovare un sito più idoneo”, così come viene bocciata la pesante cura dimagrante, mantenendo di fatto quattro ospedali anziché i previsti due (Parco della Salute e Cto) perché “vorrebbe dire aggiungere al pagamento del canone di disponibilità del Parco, di circa 30 milioni di euro l’anno, anche gli ingenti costi degli altri ospedali di cui uno, il Sant’Anna, che è stato costruito nel 1938”.

L’affondo del Pd punta dritto al governo piemontese: “Se davvero questo è il disegno, allora la Regione dia precise garanzie economiche sul nuovo progetto, indichi nella delibera di scorporo i relativi costi aggiuntivi per i cittadini piemontesi, si impegni ad importanti interventi di ristrutturazione delle Molinette, che cadono a pezzi e non possono attendere i tempi della politica. Oppure – mettono sul tavolo Valle e Salizzoni – la Regione prenda in considerazione l’ipotesi di acquisire l’ampia area di terreno che si estende tra il sito del Parco, l’Oval, il grattacielo e la stazione Lingotto, dove poter realizzare in futuro la torre materno-infantile e tutti gli eventuali ampliamenti necessari. Sarebbe meno costoso ed irresponsabile che abbandonare il progetto del Parco della Salute”.