OCCUPAZIONE & LAVORO

La "ripresina" ha il fiato corto, cresce la cassa integrazione

In Piemonte le ore sono quasi raddoppiate rispetto al 2019, ultimo anno pre pandemia. Torino perde il titolo di provincia più cassintegrata, ma resta sul podio alle spalle di Roma e Milano. Novara in controtendenza

Il Piemonte è la seconda regione per utilizzo di ammortizzatori sociali dopo la Lombardia. A partire, naturalmente dalla cassa integrazione, che nei primi nove mesi dell’anno fa registrare un aumento sensibile rispetto allo stesso periodo del 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. L’unica provincia in controtendenza è Novara che segna una contrazione (-31%), sostanzialmente stabile Vercelli (+0,5%), mentre Asti è quella in cui le ore di cassa integrazione sono aumentate in modo maggiore (+143%). Alle sue spalle Cuneo (+137%), Biella (+103,9%), Torino (+62,7%), Alessandria (+26,8%), Verbania (+26,8%). In termini assoluti Torino, con 22.095.285 ore, è la terza provincia per utilizzo di cassa integrazione in Italia, dopo Roma e Milano.

“I dati confermano la situazione di profonda difficoltà in cui versa il tessuto economico e produttivo del nostro territorio, con ricadute evidenti rispetto all’obiettivo di garantire un’occupazione stabile, ponendo un argine alla diffusa precarietà” afferma Gianni Cortese, il segretario della Uil Piemonte, che ha ripreso il consueto monitoraggio sulla cassa dopo i due anni di pandemia. “Ѐ evidente – prosegue Cortese – che i problemi sono aggravati dalle difficoltà di far incontrare domanda e offerta di lavoro, per cui riteniamo molto importante incrementare gli investimenti nelle politiche attive”.

In Piemonte sono state richieste 32.336.798 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga), in aumento del 60,1% e 7.766.199 ore dei fondi di solidarietà (Assegno di integrazione salariale e fondi bilaterali, che coprono i lavoratori privi di strumenti di sostegno al reddito), in crescita del 1.342,2%. Complessivamente, quindi, sono state utilizzate 40.102.997 ore di ammortizzatori sociali (+93,4%). A livello nazionale, infine, sono state autorizzate 463.149.868 ore, con un incremento del 67,6%.

 

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