ECONOMIA DOMESTICA

Il Piemonte fa le scarpe all'Italia

Il comparto calzaturiero si è lasciato alle spalle il biennio terribile della pandemia. Vola l'export della manifattura nostrana: +34,6% nei primi nove mesi del 2022. Prodotti particolarmente apprezzati in Francia, Germania, Usa e pure negli Emirati uniti

Dopo la crisi nel biennio pandemico l’industria calzaturiera, nei primi nove mesi del 2022, tra calzature e componentistica, ha registrato in Piemonte un aumento del 34,6% nell’export (con un +61,7% sui livelli pre-pandemia di gennaio-settembre 2019). È quanto emerge dai dati di Infocamere-Movimprese, pubblicati da Assocalzaturifici. Le prime cinque destinazioni dell’export piemontese, che coprono il 60% del totale, sono risultate: Francia (+15%), Germania (+21,1%), Usa (+95,3%), Spagna (+24,4%) ed Emirati Arabi Uniti (+129,4%). In flessione, come prevedibile, l’export verso Russia (-65,5%) e Ucraina (-58,8%) scese rispettivamente al 16° e 51° posto nella graduatoria delle destinazioni regionali. Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps nel 2022 per le imprese piemontesi della filiera pelle, si registra una contrazione del -31,9% rispetto al 2021: sono state autorizzate 268mila ore, un numero ancora decisamente superiore (+306%) a quelle del 2019.

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