Piemonte, previste oltre 38mila assunzioni

Sono circa 38.590 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per gennaio 2024, valore che sale a 95.940 se si considera l’intero trimestre gennaio-marzo 2024. Sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 13-30 novembre 2023. Il trend appare positivo sia a livello mensile (+1.250 entrate rispetto a gennaio 2023, per una variazione tendenziale del +3,3%), sia su base trimestrale (+4.310 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), in analogia rispetto a quanto avviene a livello complessivo nazionale (+0,9% su gennaio 2023 e +5,3% rispetto a gennaio-marzo 2023). Le entrate ipotizzate in Piemonte a gennaio 2024 rappresentano il 22,1% delle 174.500 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 7,6% del totale di quelle nazionali (508mila circa).
 
Il 65,6% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 21,1% lavoratori somministrati, il 4,7% collaboratori e l'8,6% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro a gennaio 2024 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 50% delle entrate programmate (in calo rispetto ai mesi precedenti), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 38% dei casi (in aumento rispetto ai periodi precedenti). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 9% delle entrate (stabile), mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 3% del totale complessivo regionale. Delle 38.590 entrate previste in Piemonte nel mese di gennaio 2024 il 19% è costituito da laureati (in crescita rispetto al 16% di dicembre 2023), il 31% da diplomati (in aumento, era il 29% il mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 33% e il 16% (in netto calo). Considerando i dati del trimestre gennaio-marzo 2024 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 61.150 entrate, il 63,7% del totale (3.230 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 34.790 entrate, generando il 36,3% della domanda totale e segnando un aumento di circa 1.070 unità rispetto al periodo gennaio-marzo 2023. Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 95.940 entrate previste nel trimestre gennaio-marzo 2024 è quello dei servizi alle persone, con 13.320 ingressi (13,9% del totale), seguiti dal commercio, con 12.730 entrate e una quota del 13,3% del totale e dai servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, per cui le imprese intervistate presumono di dover effettuare 10.600 assunzioni (l’11,0%). All’interno del comparto industriale si distinguono le industrie meccaniche ed elettroniche con 8.390 entrate previste nel periodo in esame e il settore edile con 8.430 assunzioni nel trimestre e una quota del 8,8% del totale. Il 19% delle entrate previste a gennaio 2024 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 26% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 32% delle entrate e solo il 10% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 13% delle assunzioni del mese.Circa un’assunzione su tre (33,2%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato.
 
Per il 63,6% circa delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 26,6% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 14,0% coordinerà altre persone. Il 41% delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, il 18% nelle aree commerciali e della vendita, il 16% in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà il 12% circa delle assunzioni programmate per il mese di gennaio 2024, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno rispettivamente il 6% e il 7%. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che, a gennaio 2024, riguarda circa il 51,1% delle assunzioni. La difficoltà di reperimento è in aumento sia rispetto al mese precedente (49,2%), sia di 1,8 punti percentuale rispetto a un anno fa (49,3%). Ancora una volta, il dato piemontese risulta più elevato rispetto a quello medio nazionale (49,2%). Le difficoltà sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (32,9%, sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2023), cui segue l’inadeguata preparazione dei candidati (13,9%, in aumento, invece, rispetto al mese precedente).

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